Due linguaggi diversi per interrogare la materia come organismo vivo e luogo di memoria: è "Doppia Essenza", l'esposizione curata da Jacopo Suggi che mette in dialogo le sculture di Floriana Gerosa e i dipinti su tela di Barbara Visciano, allestita in sala delle Grasce a Pietrasanta e inaugurata sabato pomeriggio, alla presenza del sindaco e assessore alla scultura Alberto Stefano Giovannetti.
Il progetto espositivo avvicina due pratiche autonome ma unite dalla stessa visione: l'opera non come mera esecuzione di un disegno prestabilito ma come risultato di una negoziazione continua con la materia, con le sue tensioni e resistenze. Le sculture di Gerosa emergono dall'interno della terra, come presenze che affiorano da una stratificazione antica; le tele di Visciano, al contrario, portano sulla superficie le tracce che il mondo sotterraneo deposita, la scrittura lenta del tempo, dell'umidità e della decomposizione. La dualità si fa quindi rapporto fra metodi: la costruzione scultorea verso la sedimentazione paziente ma si consuma anche fra il gesto calibrato della scultrice che plasma e l'attesa virtuosa della pittrice che espone le sue tele alla firma delle forze naturali.
La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio, visitabile con in gresso libero da giovedì a domenica in orario 16-19.



