Politica
Leva e obiezione di coscienza
Uno dei mantra dei pacifisti è l’art. 11 della Costituzione, “L'Italia ripudia la guerra”, per cui è inutile disporre di uno strumento militare. Il concetto troverebbe sostegno nel passaggio al volontariato, e si glissa che con L. n. 226/2004 sia stato solo “sospeso il servizio militare di leva obbligatorio”

Raspini lascia, i capigruppo di maggioranza: "Il Pd si sta auto-smantellando"
Cecchini, Di Vito, Del Barga, Fagnani, Fava e Pierini: "Dimissioni arrivate con un anno di ritardo, difficile essere il portavoce di un partito così pieno di contraddizioni interne"

Pd Lucca: "Il passo di Raspini è un atto di generosità politica. Ora si apre una nuova stagione”
Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Lucca, la segreteria comunale del PD Lucca, con il segretario Gabriele Marchi, e la segreteria territoriale con Patrizio Andreuccetti, accolgono…

Forza Italia, mozione su migliore manutenzione della rete idraulica in tutti i Comuni della provincia
Il Segretario provinciale di Forza Italia Lucca, Carlo Bigongiari, insieme al Vicesegretario e Responsabile Enti Locali, Matteo Scannerini, lanciano una iniziativa politica di grande rilievo per la sicurezza del territorio lucchese

Centrosinistra in Consiglio: “Via libera alla consulta dei giovani. Le loro proposte devono essere ascoltate con serietà e responsabilità”
I gruppi consiliari del Partito Democratico, Lucca Civica-Lucca è Popolare-Volt, Lucca Futura e Partito Liberale hanno votato favorevolmente al regolamento per l'istituzione della consulta dei giovani.La proposta…

E’ l’autunno dello scontento dei partiti toscani
E’ l’autunno dello scontento dei partiti toscani. Lo osservo dal laboratorio critico del Patto per il Nord Toscana, il nuovo movimento che ripropone a chi ne ha interesse i fondamenti federalisti e territoriali della ex Lega Nord Toscana aggiornandoli come di dovere

Venti di guerra o realismo?
L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, già capo di Stato Maggiore della Marina e della Difesa, presidente del Comitato Militare NATO dal 17 gennaio 2025, ha espresso il suo pensiero da tecnico, circa la possibile evoluzione della frizione che, dal 1945, oppone l’Occidente europeo alla Russia

Francesco Raspini (Pd): "È il momento di aprire una stagione nuova"
"È il momento di aprire una nuova stagione politica per il centrosinistra lucchese. All'indomani delle elezioni regionali che hanno visto l'affermazione della coalizione progressista, anche nella città di…

"Mi sento profondamente vicina alle due studentesse il cui nome è comparso sul muro di un bagno del liceo Vallisneri"
Dichiarazione dell'assessore all'istruzione del Comune di Lucca Simona Testaferrata sui fatti relativi alle scritte nei bagni del Liceo Vallisneri

Consiglio comunale: confermato il segretario generale del comune Spatarella, istituita la consulta dei giovani
Consiglio comunale dominato dagli assessori Nicola Buchignani, Moreno Bruni e Cristina Consani. Confermato il segretario generale del comune Fulvio Spatarella alla guida della macchina comunale anche per il 2026, con il rinnovo della convenzione con il comune di Buti (PI). Nasce la consulta dei giovani su proposta del consigliere di maggioranza FI-UDC Giovanni Ricci

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"Se l'atteggiamento continua ad essere quello di chi non perde occasione per attaccare continuamente il lavoro del Sindaco di Lucca, dell'Amministrazione di Lucca, dei Consiglieri Comunali di maggioranza e della stessa Lucca Holding su di un tema delicatissimo - e non solo tecnicamente ma anche politicamente - come quello dei futuri assetti della gestione delle risorse idriche a Lucca ed in Toscana, mostrando altresì di sottovalutare quanto la Lega sta facendo anche in Consiglio Regionale per provare a salvare Geal cambiando la normativa, allora piu' che "quelli che l'acqua unisce", siamo di fronte a chi sull'acqua sta provando a dividere compromettendo anche le residue possibilita' di compiere quell'auspicato stretto passaggio che porti a modificare le regole del gioco ed alla salvezza di Geal. La sensazione, infatti, malgrado le reiterate e strombazzate dichiarazioni di "non avere colorazioni politiche" e' quella, invece, che vi sia un chiaro intento, anche ideologico, di fare opposizione al centrodestra che governa a Lucca oltre a perseguire un chiaro approccio politico che mira a scelte ben precise gradite almeno ad una parte maggioritaria del PD lucchese - legittime sia chiaro ma certamente non sopra le parti - riguardo alle quali il tentativo di salvare Geal in tutti i modi come stanno facendo l'amministrazione Pardini a Lucca per un verso e la Lega a Firenze con la nostra proposta di legge, sono di evidente ostacolo". Cosi' Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega".
"Ricordo a tutti, anche a "quelli che l'acqua unisce", che la proposta di legge presentata dalla Lega in Consiglio Regionale che mira a costituire sub-ambiti provinciali in grado di realizzare i presupposti per tenere unito il territorio provinciale sulla base di studi scientifici predisposti dalla stessa AIT e di tenere l'acqua, bene comune, fuori dalla multiutility, apprezzata anche da esponenti autorevolissimi del territorio, e' stata protocollata quasi un anno fa, ha incassato il pieno riconoscimento dei presupposti di legittimita' legale ed e' stata esposta in Commissione dal sottoscritto a seguito del quale la stessa Presidente della Quarta Commissione ha suggerito e disposto una interlocuzione con la maggioranza e cioe' con il PD sulla quale stiamo continuando a lavorare nel tentativo di trovare, anche in extremis - continua l'esponente del partito di Matteo Salvini - un possibile equilibrio utile all'obiettivo."
"E' pero' evidente che gia' la prossima settimana, terminata la tornata elettorale dei ballottaggi, stante anche l'incalzare dei vari passaggi burocratici anticipatori alla scadenza della concessione, stringeremo definitivamente questa fase di dialogo, portando poi, in ogni caso, la Legge al vaglio del Consiglio Regionale.
Tuttavia - conclude Massimiliano Baldini - malgrado continui a mantenere un approccio positivo e teso al risultato, non si puo' sottacere che nessuno potra' sottrarsi alle proprie responsabilita' politiche se Lucca dovesse perdere Geal a causa di questi atteggiamenti divisivi e defatigatori che non sono certo di aiuto ne' a quanto svolto fino ad oggi dall'Amministrazione di Lucca ne' al lavoro della Lega in Consiglio Regionale."
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Uno dei mantra dei pacifisti è l’art. 11 della Costituzione, “L'Italia ripudia la guerra”, per cui è inutile disporre di uno strumento militare. Il concetto troverebbe sostegno nel passaggio al volontariato, e si glissa che con L. n. 226/2004 sia stato solo “sospeso il servizio militare di leva obbligatorio”.
Beh, a mio parere sono interpretazioni di comodo, la Carta recita che l’Italia “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni”. L’Italia partecipò alla 1^ Guerra del Golfo nel 1990-1991 e all’invasione del Kosovo nel 1999, nel corso delle quali nostri velivoli sganciarono ordigni bellici. Nel primo caso vi era la risoluzione dell’ONU n. 678, nel secondo l’Italia operò in ambito NATO. Vi è poi l’articolo 52, “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge.” Si tratta dell’unico dovere del cittadino definito come “sacro”. Infine vi è l’art. 5, che definisce l’Italia “una e indivisibile”, che esclude si operi la secessione, ma anche che un soggetto internazionale esterno occupi pacificamente un frammento di “sacro suolo”.
Però …
Se fino al Concordato fra Stato e Chiesa del 1929 neppure sacerdoti e seminaristi avevano il diritto di astenersi dal partecipare allo sforzo militare, e l’obiezione di coscienza era considerata reato di renitenza alla leva e comportava arresto e processo penale, intervenne la L. 15 dicembre 1972 n. 772, seguita dal regolamento di attuazione del D.P.R. 28 novembre 1977 n. 1139. L’obiettore – la cui sincerità doveva essere accertata, poteva optare per il “servizio civile sostitutivo obbligatorio”, di 8 mesi superiore alla durata del servizio militare. Nel 1989 la Corte Costituzionale dichiarò quegli 8 mesi in più contrari al dettato della Carta. Seguì la L. 8 luglio 1998 n. 230 che riconobbe al cittadino il diritto a dichiararsi obiettore, con una sorta di autocertificazione di massima non verificabile.
Seguì la L. 6 marzo 2001 n. 64 che istituì il Servizio Civile Nazionale, qualificandolo non più come alternativo e sostitutivo del servizio di leva obbligatorio. Dalle 200 domande del 1973 si passò alle oltre 71.000 nel 1998, e nel 2000 il numero degli obiettori (110.000) superò quello del contingente di leva.
La sospensione del servizio di leva obbligatorio e l’istituzione del servizio militare volontario fece venire meno la problematica dell’obiezione di coscienza, e i volenterosi obiettori di cui facevano uso tante associazioni sparirono.
Il governo Renzi intervenne con la legge delega 6 giugno 2016 n. 106 istituendo il Servizio Civile Universale (SCU), attuata col governo Gentiloni col d.lgs. 6 marzo 2017, n. 40.
Per opportuna notizia esiste un Ufficio Europeo per l’obiezione di coscienza (EBCO) che ritiene esista un diritto a praticarla sulla scorta dell’art. 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dall’art. 18 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ICCPR) e dall’art. 10 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE. Inoltre è riconosciuto come un diritto dei giovani come indicato dal Forum europeo della gioventù e dalla Dichiarazione dei Diritti Umani UN 75.
Appare logico che lo Stato possa accettare che un cittadino rifiuti di prendere le armi, a condizione che i criteri d’esercizio di tale diritto non siano così elastici e incontrollabili, da far venire meno la materia prima per condurre operazioni militari. Pertanto difficilmente sarà accettato, in caso d’emergenza, che una semplice “autocertificazione”, come quella prevista con L. n. 230/8 luglio 1998, consenta di stornare da sé il pericolo di essere incorporato nelle Forze Armate.
Ma il d. lgs. sul Servizio Civile Universale, non ha abrogato le norme sull’obiezione. Ove si revochi la sospensione del servizio di leva, esse dovrebbero rientrare in vigore e concedere a tutti di autocertificare il proprio radicale sentimento non-violento. Inutile sostenere che il SCU elimini il ricorso a quella che era in definitiva una comoda scappatoia. Il SCU era nato per fornire braccia a determinati soggetti operanti in settori comunque d’interesse per lo Stato, attesa l’assenza di obiettori. Ove essi possano nuovamente accedere a tale forza-lavoro, difficile sostenere che gli sia precluso farlo, una volta ripristinato il quadro normativo e di situazione che lo consentiva. Si può comprimere il diritto all’obiezione, riconducendolo all’ipotesi della L. 15 dicembre 1972 n. 772, che attribuiva allo Stato di giudicare, caso per caso, su bontà e onestà delle motivazioni a dichiararsi obiettore di coscienza. Occorrerebbe tuttavia una modifica legislativa.
Del resto se la Patria – come viene definita dalla Costituzione – appare in pericolo, è lecito che un suo cittadino, cui essa assicura tutta una serie di servizi nonché il rispetto di altrettanto importante serie di valori, possa “tirarsi indietro”?
Molti miei lettori di belle speranze diranno di no. Ma non è mica così pacifico.


