Il Gigante nasce ad Altopascio, trionfa a Lucca e sbarca con successo a Pisa: Il Tagliere de La Dogana sostituisce la pizza nel cuore degli Italiani. La notizia è ufficiale: un mese di attività e il nuovo locale pisano è già un fenomeno di massa. Per comprendere la portata di questo successo, bisogna guardare alle sue radici, che affondano in un vero e proprio tempio del gusto. Parliamo della catena di ristorazione La Dogana, che sta ridefinendo il casual dining toscano, il cui DNA è saldamente ancorato ad Altopascio.
È ad Altopascio che pulsa il cuore di questa impresa. Il locale madre non è solo un punto di ristoro, ma una vera e propria food destination, un colosso della ristorazione con i suoi 600 metri quadrati e una capacità impressionante di 500 posti a sedere. Un’architettura pensata per l’accoglienza su larga scala, senza mai rinunciare all'eccellenza e al concetto di food experience.
La chiave di questa rapida ascesa risiede nella sua proposta coraggiosa e innovativa. La proprietà tiene a precisare: "Non siamo un ristorante tradizionale e, soprattutto, non puntiamo alla solita pizza. Siamo una food experience nata per definire una ristorazione alternativa: informale, ma elegante." Il protagonista indiscusso è il tagliere de La Dogana, rinomato per la selezione di salumi e formaggi esclusivamente artigianali. Questo concept ha conquistato il palato del pubblico, non per il tagliere in sé, ma per la qualità unica dei prodotti La Dogana, che ha superato la popolarità della pizza e del classico burger. Il tagliere de La Dogana ha preso il loro posto, diventando l’opzione d'eccellenza per ogni occasione.
L'eco di questa eccellenza ha travalicato i confini fisici, trasformandosi in un fenomeno digitale: solo in questo ultimo mese, la catena ha superato l’incredibile traguardo di 17 milioni di visualizzazioni sui social media. Un dato che non solo testimonia la viralità del brand, ma conferma che la sua proposta culinaria è una delle più discusse e desiderate d'Italia.
Mentre il nuovo locale di Pisa celebra il suo primo, strepitoso mese, l'intera catena è in festa per un altro successo epocale. Lucca, altro pilastro storico del gruppo, ha letteralmente polverizzato ogni record di presenze nella giornata di ieri, dimostrando che il pubblico è affamato di questa nuova ristorazione alternativa. La vera scommessa vinta è, in queste settimane, Pisa. A soli trenta giorni dall'apertura, il locale pisano è diventato il punto di ritrovo più "cool" della città. Non è un successo confinato alla sola popolazione universitaria, ma un fenomeno che ha coinvolto il popolo pisano in ogni sua fascia d'età, attratto dall'ambiente glamour e dalla qualità dei prodotti La Dogana.
Sull’onda di questi trionfi, i proprietari Fabio Riccardo e Mirko Galligani annunciano con enfasi la prossima fase di sviluppo. A partire dalla prossima estate, sono in programma nuovi e ingenti investimenti e un restyling completo che interesserà tutti i locali. Il format subirà cambiamenti significativi, pensati per elevare ulteriormente l'esperienza, ma con una rassicurazione fondamentale: la qualità de La Dogana non sarà intaccata, e il prezzo rimarrà competitivo.
Ma l'ambizione non si ferma ai confini della Toscana. Dato l'enorme interesse manifestato da ogni parte d'Italia, la proprietà conferma di guardare con decisione verso nuove, imminenti aperture in altre grandi città italiane. Non è esclusa la possibilità di lanciare i primi modelli di franchising, trasformando un successo locale in un fenomeno nazionale. Se questo è solo l’inizio, prepariamoci: la mappa del gusto sta per essere ridisegnata, con Altopascio, Lucca e Pisa come punti di partenza di una rivoluzione firmata La Dogana che conquisterà presto l'intera penisola.



