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   Anno XI 
Domenica 7 Dicembre 2025
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Scritto da Valter Nieri
Amore e Vita
16 Ottobre 2025

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A dirlo oggi sembra una chimera eppure in passato è successo. Ragazzi di 44 nazionalità compreso l' Italia sono venuti a Capannori dal 1976 al 2021 per indossare i colori Fanini ed iniziare una carriera ciclistica. Richiedevano i permessi di soggiorno per attività sportiva entro otto giorni dall' arrivo. Nella frazione di Segromigno in Piano, dove aveva sede il Team Fanini, in Via Bocchi c' era un continuo movimento di biciclette che venivano messe a punto nell' officina del compianto Michele Fanini, l' allora meccanico e fratello del presidente Ivano Fanini, colui che ha lanciato questo incredibile movimento, per un colpo d' occhio che evidenziava passione, sostenibilità, divertimento ma soprattutto il sogno di sfondare nel ciclismo e fare carriera. Alcuni di loro ci sono riusciti, altri meno, ma l' intenzione era quella. Sono lontani ed irripetibili quei tempi, oggi a raccontare questo fenomeno sembra inverosimile con la carenza di tesserati. Sempre più spesso e sempre più in maniera diffusa si assiste ad un cicloturismo di avventura e sono sempre di meno gli agonisti che con i loro sogni davano continuità al ciclismo. Il movimento creato ed alimentato da Ivano Fanini è frutto della sua intraprendenza e di idee molto chiare. Quando chiuse la carriera agonistica in età giovanile si dedicò a reclutare giovani ciclisti facendoli correre nelle sue squadre dilettantistiche. All' età di 33 soli anni fondò quelle che sono state fino ad oggi le uniche squadre professionistiche che abbia avuto Capannori oppure la provincia di Lucca. Per fare tutto ciò combinava ambizione e visione strategica. I suoi profili si distinguevano per approcci decisi e capacità di trasformare le idee in realtà di successo, proponendo una partnership a potenziali sponsor in cambio di visibilità del proprio brand, riuscendo a vincere classiche in tutto il mondo dai dilettanti ai professionisti. Con alcuni suoi atleti ha vinto tante tappe al Giro d' Italia, campionati del mondo su pista e 76 titoli nazionali. Capannori a quei tempi era una capitale del ciclismo. Passava alle cronache nazionali e internazionali come un polo di attrazione, legato al ciclismo, non soltanto a livello di squadre, ma anche di organizzazioni di gare ed eventi compreso circuiti a livello professionistico. Oggi, anche se il livello di competizione è alto, sono sempre di meno le corse organizzate e il numero di squadre professionistiche è diminuito. Ma Fanini ha sempre basato la crescita del suo successo ed anche il senso delle squadre, reclutando giovani facendoli crescere sviluppando corridori su misura e costruendo progetti a lungo termine, con investimenti economici e tecnici significativi. Oltre a questo ha consentito a corridori già affermati, che si avviavano a tramontare, di chiudere la carriera con le sue squadre (gli esempi più lampanti sono quelli di Giambattista Baronchelli, Pierino Gavazzi e Mario Beccia. Con Pierino Gavazzi riuscì addirittura a vincere il titolo italiano su strada ad Imola nel 1988 superando allo sprint campioni del mondo come Giuseppe Saronni e Maurizio Fondriest). Fra i giovani di allora, anche lo stesso c.t. attuale della nazionale italiana Marco Villa, fu lanciato da Fanini quando aveva difficoltà a trovare una squadra che gli desse fiducia. Risultato: in maglia Fanini riuscì a conquistare anche il titolo mondiale su pista nell' Americana. 
LA CRISI DEL CICLISMO SI RIFLETTE ANCHE SULLA MANCANZA DI FIGURE ICONICHE
Si parla spesso di crisi del ciclismo, nonostante che a Lucca il presidente provinciale F.C.I. Pierluigi Castellani si stia impegnando al massimo per consentire ai bambini di salire in sella ad una bicicletta e farli divertire. C'è crisi nel numero di praticanti perchè pedalare sulle strade oggi è un rischio sempre più avanzato per il traffico automobilistico, ma la crisi si riflette anche nella mancanza di figure dirigenziali capaci di gestire la complessità moderna dello sport e di figure che un tempo erano più specializzate nelle varie discipline. Ci sono poi dirigenti sportivi come Angelo Battaglia, presidente dell' Unione Ciclistica Lucchese, che vorrebbero trasformare impianti sportivi, ristrutturandoli e adattandoli a piste ciclabili moderne per bambini, ma non trovano la disponibilità di affidamento. 
"Non nego di essere orgoglioso della mia carriera dirigenziale-dice l' oggi 74. enne Ivano Fanini-e ci tengo a precisare che ho fatto tutto senza chiedere ed avere mai contributi economici alle Istituzioni che dovrebbero darli per incoraggiare la pratica dell' attività sportiva in funzione dei ragazzi e la loro crescita, soprattutto verso quelli che versano in condizioni di maggior disagio."
Lo stesso Fanini in diversi paesi ha contribuito in un trentennio allo sviluppo con un crescente numero di ciclisti. Ma ecco l' elenco dei ciclisti stranieri più famosi che hanno indossato la maglia Fanini in 45 anni di storia:
DANIMARCA- Rolf Sorensen, Bjarne Riis, Nicolai Bo Larsen, Jorgen Marcussen, Jesper Worre più varie nazionali
SVEZIA- Alf Segersall, Tommy Prim, Glen Magnusson più varie nazionali
NORVEGIA- Stoen Bersvenn, Kristian Forbord
SPAGNA- Jesus Manzano, Oscar Pelegri, David Galarreta
BELGIO- Kristoff Vollon
FINLANDIA- Kjell Carlstrom
ESTONIA- Andrus Aug, Mikhel Raim
LETTONIA- Maris Bogdanovics, Viesturs Luksevics
LITUANIA- Dainius Kairelis
GRAN BRETAGNA (INGHILTERRA, SCOZIA, GALLES)- Jamie Burrow, Harry Lodge, Tom Southam
SVIZZERA- Bruno Risi, Colin Stussi, Jan-Andrè Freuler
FRANCIA- Miguel Martinez, Maxence Moncassin, Kevin Boyer
LUSSEMBURGO- Soren Nissen, Charlie Petelin
RUSSIA- Faat Zakirov, Vladislav Borisov, Sergey Kolesnikov, Andrey Klyuev, Ivan Kovalev
UZBEKISTAN- Jostantin Volik
UCRAINA- Yurii Metlushenko, Volodymyr Starchyk, Serhyi Grechyn, Volodymyr Byleka
BIELORUSSIA- Aljaksandr Kucynski
UNGHERIA- Balàzs Rohtmer
ROMANIA- Marius Stoica
ALBANIA- Redi Halilaj, Iltjan Nika
BULGARIA- Yovcho Yovchev
ISRAELE- Niv Libner, Anton Mikhailov
IRAN- Hossein Alizadeh
GIAPPONE- Yukinori Hishinuma
AUSTRALIA- Eddy Salas, Clyde Sefton, Nicholas Sanderson
STATI UNITI- John Eustice, Daniel Holloway, Andrew Talansky, Chad Gerlach, Logan Loader
CANADA- Michael Woods, Alex Cataford, Davi Boily, James Piccoli, Phil Cortes
MESSICO- Uri Martins Sandoval, Bernardo Colex
COLOMBIA- Kristian Yustre più varie nazionali
ARGENTINA- Daniel Castro, Marcelo Oscar Alexandre, Federico Vivas più varie nazionali
ECUADOR- Juan Carlos Rosero
POLONIA- Severyn Kohut, Przemyslaw Niemiec, , Arthur Krzeszowiec
REPUBBLICA CECA- Lubos Pelanek
SUDAFRICA- James Perry, Ryan Cox
ZIMBABWE- Timothy David Jones
CAMERUN- varie nazionali
ERITREA- Daniel Teklehaimanot
VENEZUELA- Oscar Campos più varie nazionali
SLOVENIA- Valter Bonca
GERMANIA- Christian Muller, Philipp Mamos
AZERBAIJAN- Maxym Averin
KAZAKISTAN- Andrey Mizurov
REPUBBLICA CECA- Jacub Novak
Un elenco che forse nessuna squadra ciclistica al mondo può vantare di così tanti stranieri. A questi dobbiamo aggiungere i più popolari italiani come Mario Cipollini e Michele Bartoli che hanno impuntato i pedali da ragazzi in maglia Fanini; quindi nel lunghissimo elenco citiamo anche Andrea Tafi, Pierino Gavazzi, Gian Battista Baronchelli, Alessio Di Basco, Stefano Tomasini e Ivan Quaranta.
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