Nell’ambito della rassegna Lucca Genius Loci, realizzata dal Teatro del Giglio Giacomo Puccini con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e pensata per indagare e celebrare il profondo legame tra la città di Lucca, il suo “spirito del luogo” e la straordinaria fioritura musicale che l’ha resa celebre nel mondo, un nuovo appuntamento – in collaborazione con l’Associazione Isabeau - rende omaggio ad Alfredo Catalani.
Il concerto, programmato per domenica 26 ottobre alle ore 21.00 al Teatro San Girolamo, è interamente dedicato alle liriche per voce e pianoforte del celebre compositore lucchese, e offre l’occasione di riscoprire un volto più intimo e poco conosciuto dell’autore di capolavori come La Wally e Loreley. Protagonisti del concerto, quattro artisti di grande esperienza e sensibilità: Rosanna Lo Greco (soprano), Valentina Pernozzoli (mezzosoprano), Nico Franchini (tenore) e Stefano Cencetti (pianoforte).
L’impaginato della serata è un prezioso percorso attraverso quattordici liriche per voce e pianoforte composte da Catalani tra il 1870 e il 1895, che svela un linguaggio raffinato e introspettivo, in cui la melodia si fa più raccolta, lasciando emergere una sensibilità lirica di grande delicatezza, sospesa tra malinconia e poesia.
Alfredo Catalani – scrive il musicologo Roberto Del Nista nelle sue brevi note storiche al concerto - è conosciuto principalmente come operista. La produzione cameristica, tra, cui queste liriche per voce e pianoforte, è quasi del tutto ignorata. Alcune sono andate perdute; altre ci sono giunte solo attraverso fonti manoscritte; quelle pubblicate, vivente l’autore, a tutt’oggi non sono state più edite (unica eccezione, In riva al mare). La loro difficoltosa reperibilità ed il sostanziale calo della fortuna critica e rappresentativa di Catalani presso l’attuale pubblico, ha di fatto reso impossibile l’inserimento di queste composizioni nei repertori dei grandi cantanti, così come buona parte di repertori liederistici legati ad altri compositori. In queste quattordici liriche la musica scelta da Catalani indugia su atmosfere malinconiche, espresse da toni minori ed andamenti lenti: rari sono i lunghi vocalizzi, le colorature, gli abbellimenti. Il canto è principalmente sillabico e l’estensione delle voci non si spinge mai in zone impervie e poco agevoli per i cantanti. Peraltro, Catalani non ha mai fatto uso della vocalità prorompente, caratterizzante i compositori della cosiddetta Giovane Scuola; il canto procede morbido, legato, ricco di fraseggio e sfumature. La parte strumentale è costituita da accordi o arpeggi a sostegno armonico della linea vocale, ma contemporaneamente include strutture a carattere orchestrale per infondere maggiore enfasi al testo. Nelle ultime liriche l’accompagnamento pianistico assume anche la funzione di contrappunto alla linea del canto, a conferma della preparazione tecnica di Catalani e del suo stile di ricerca per un’architettura musicale in continuo divenire.
Due novità in questo concerto. La prima riguarda la Chanson groënlandaise (1893), su testo di Jules Verne. Catalani stesso scrisse la trascrizione per voce e pianoforte dall'omonimo brano per voce e orchestra (op. 20), dedicandola a Sebastián Julián Gayarre (1844 – 1890), un tenore spagnolo di grande successo durante la sua epoca. In seguito, Catalani introdusse la Chanson in La Wally, trasformandola nell’aria «Ebben, ne andrò lontana», divenuta ancor oggi appannaggio dei soprani. In questo concerto, la Chanson sarà eseguita da un tenore, riportando l’originalità del brano. La seconda novità, riguarda Le gondolier. In origine, è scritto per una voce sola; considerando il carattere malizioso e scherzoso del testo, è stato trasformato in un dialogo tra tenore e soprano rendendolo più giocoso. Il programma dettagliato del concerto è consultabile su www.teatrodelgigliogiacomopuccini.it.
Concerto dedicato alle liriche per voce e pianoforte di Alfredo Catalani
Scritto da Redazione
Cultura
19 Ottobre 2025
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