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Scritto da Redazione
Piana
05 Maggio 2025

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"È rischioso affidare la raccolta del legname alle aziende che potrebbero agire per interessi propri". Esordisce così il Gruppo Consiliare di Fratelli d'Italia unitamente al circolo di Capannori con il neo letto presidente Matteo Petrini mutuando le parole di Legambiente Toscana in merito alla proposta di legge regionale che il Consiglio Comunale di Capannori ha approvato nella seduta di martedì 15 aprile, e che potrebbe consentire ad aziende e privati di raccogliere legname sulle sponde di fossi, canali e fiumi. La ratio di questa proposta, come emerge dalla relazione illustrativa, è quella di AFFIANCARE l'attività dei consorzi di bonifica e, seppur in linea di principio sarebbe una buona cosa consentire ai privati di approvigionarsi di legname gratuitamente e nel contempo provvedere alla manutenzione dei nostri argini, questa proposta, per come formulata, ci rende scettici. "Intanto - dicono i rappresentanti del primo partito di opposizione capannorese – non abbiamo capito perché la sezione comunale di Legambiente, vicina come sappiamo all'amministrazione e sempre iperattiva sui temi ambientali, non abbia proferito parola in merito a questo tema, e poi poniamo qualche punto interrogativo sulla questione. Il primo è: a parte il legname raccolto, quale altro vantaggio ricaverebbe il cittadino che SI AFFIANCA al Consorzio continuando, però, a pagare ciò che ha sempre pagato? Cchi vigilerà su quanto e su come, in concreto, verrà prelevato? Nella peggiore delle ipotesi si rischierebbe che le sponde dei canali e le vie di accesso, che in molti casi appartengono a privati cittadini, diventino terra di nessuno, con l'ulteriore rischio che qualcuno possa abusare di questa possibilità e libertà di agire andando magari a creare, sicuramente senza volerlo, danneggiamenti a colture e senza considerare il rischio per l'incolumità di chi, improvvisandosi taglialegna, potrebbe incorrere in gravi infortuni.
Ma i dubbi non finiscono qui: la proposta di legge, prevede anche, "lo sfalcio e l'asporto dell'erba dagli alvei, dalle sponde e dalle aree golenali", nonché recita " è consentita a titolo gratuito e senza il rilascio di autorizzazione [...] la raccolta del legname trasportato e abbandonato dalle acque negli alvei [...]", ma ci chiediamo chi possa avere interesse – gratuitamente – a tagliare l'erba o ad asportare ramaglie dal letto dei fiumi che di per sé non hanno alcuna utilità per il cittadino.
Non sarà mica, allora, che gli alberi verranno decimati, ma l'erba e le ramaglie rimarranno ad intasare i nostri canali con le possibili drammatiche conseguenze in caso di intense piogge?
Per tutti questi motivi abbiamo ritenuto doveroso astenersi nella votazione di una proposta di legge che allo stato presenta, a nostro parere, molte lacune che dovrebbero essere colmate prima di arrivare in Regione.
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