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Scritto da Redazione
Piana
05 Agosto 2025

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L'ex discoteca Golden Boy – poi Ekò – oggi ridotta a rifugio di fortuna per persone senza fissa dimora, rappresenta per il consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Capannori Lido Moschini e per il sindaco Michele Giannini un'occasione mancata di rigenerazione urbana e culturale. Una struttura carica di storia, lasciata all'abbandono, che rischia ora di trasformarsi in un simbolo di degrado e insicurezza per l'intero territorio.
L'ex Golden Boy è stato uno dei luoghi simbolo della vita notturna e della socialità giovanile della Lucchesia dagli anni '80 ai primi Duemila, che ha segnato profondamente la storia del territorio e che meritava, fin dalla sua dismissione, una visione più lungimirante da parte delle amministrazioni locali.
«Già anni fa avevo proposto l'acquisizione dell'immobile da parte del Comune – dichiara Lido Moschini – con l'idea di farne un'Agorà pubblica, uno spazio civico e culturale per giovani, famiglie, associazioni, eventi e formazione. Una proposta concreta, ignorata. Oggi ci troviamo davanti a uno spazio lasciato all'incuria, che rischia di diventare un problema di ordine pubblico oltre che un simbolo del degrado urbano», sottolinea il consigliere FdI.
Il fatto che oggi quello stabile venga utilizzato come soluzione d'emergenza – seppur animata da spirito solidale – è la dimostrazione di quanto poco sia stato fatto sul piano della progettazione urbana e della rigenerazione del patrimonio esistente. È mancata una visione strategica, è mancato l'ascolto del territorio, ed è stata ignorata una proposta che avrebbe potuto cambiare il destino dell'edificio.
C'è poi un tema cruciale che non può essere ignorato: la sicurezza. Lasciato all'incuria, senza un presidio né un progetto di riqualificazione, l'ex Golden Boy rischia di diventare un punto di degrado, insicurezza e marginalità. Un vuoto urbano, oggi occupato in modo emergenziale, ma che potrebbe presto trasformarsi in luogo di abbandono e potenziale pericolo per l'intera zona circostante.
«Sono cresciuto a Porcari e, come molti ragazzi della mia età, andavo al Golden Boy – dichiara Michele Giannini –. Ho ancora vivo il ricordo delle serate passate lì a ballare e divertirci. Proprio per questo credo che l'idea di un'Agorà rappresenti qualcosa che oggi manca a Capannori: un servizio importante, venuto meno, di cui nel tempo si è sentita sempre più la mancanza. Mi stupisce che, nonostante i numerosi bandi dedicati alla rigenerazione urbana, il Comune non abbia previsto nulla per questa struttura, che non riguarda solo Capannori, ma tutta la Piana di Lucca».
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