In una fase storica segnata dalla riduzione dei trasferimenti statali, dall'incertezza delle politiche nazionali sul contrasto alla povertà e dall'aumento del costo della vita, il Comune di Porcari rivendica una linea di continuità e di rafforzamento delle politiche sociali. "La risposta che abbiamo scelto di dare – spiega l'assessora al bilancio Roberta Menchetti – non è il ridimensionamento dei servizi, ma una loro rimodulazione più equa, accompagnata da un investimento complessivo nel welfare, che cresce rispetto agli anni precedenti".
Sul fronte fiscale, l'intesa conferma una linea di stabilità sull'Imu e ribadisce la copertura integrale del costo del servizio rifiuti attraverso la Tari, ma introduce una scelta politica precisa sull'addizionale comunale Irpef. "Sull'Irpef – dice Menchetti – abbiamo fatto una scelta molto chiara: di fatto abbiamo abbassato le aliquote per le fasce più fragili. Tagliare le tasse a chi ha meno non è affatto scontato, soprattutto in una fase in cui ai Comuni vengono chiesti sempre più servizi con sempre meno risorse. Se si confrontano le fasce, è evidente che abbiamo schiacciato quella più alta su quella più bassa, rafforzando la progressività e alleggerendo il peso fiscale sui redditi medio-bassi. È una decisione che parla di equità e di priorità". Parallelamente, sulle tariffe Tari vengono rafforzate riduzioni ed esenzioni per i nuclei con redditi più bassi, con soglie che tengono conto non solo dell'Isee ma anche del patrimonio e della composizione familiare.
Il cuore politico dell'accordo resta il welfare. "Le risorse destinate alle politiche sociali – spiega l'assessora al sociale Eleonora Lamandini – aumentano anche per il 2026 e vengono indirizzate al mantenimento e al potenziamento di servizi considerati essenziali: assistenza domiciliare per anziani e minori, contributi per spese sanitarie e medicinali, sostegno alimentare, centri diurni, progetti di inclusione e di contrasto alla marginalità. Centrale è anche l'impegno a reinvestire una quota rilevante delle somme recuperate dalla lotta all'evasione fiscale proprio nelle politiche sociali, trasformando il recupero di legalità in redistribuzione concreta".
Un'attenzione particolare è riservata anche a scuola e servizi educativi. L'accordo conferma tariffe del trasporto scolastico articolate per fasce di reddito e introduce dal 2026 le tariffe del servizio di pre-scuola, ma ribadisce soprattutto la volontà di non scaricare sulle famiglie l'aumento dei costi sostenuti dall'ente. "Abbiamo scelto di mantenere invariate le tariffe di mensa e trasporto – sottolinea l'assessora alla scuola Madalina Golea – nonostante l'adeguamento Istat annuale dei costi per il Comune. È una scelta di equità e di responsabilità: la scuola deve restare accessibile a tutte e tutti, senza che l'aumento delle spese diventi un ulteriore ostacolo per le famiglie".
A completare il quadro ci sono gli impegni su politiche abitative, gestione dei rifiuti, inclusione, pari opportunità e valorizzazione dell'associazionismo, in un'ottica di collaborazione strutturata con la Zona distretto socio-sanitaria della Piana di Lucca.



