L' ultima sfida fisica e mentale con le imprese estreme per il montemagnese Paolo Bianchini è stata quella della Super Randonnée La Florence Sud, che lo vide alla partenza da Scandicci sabato 20 settembre alle ore 6 e ritornare al punto di partenza dopo aver percorso 620 Km. lunedi 22 settembre all' una di notte. All' età di 52 anni l' atleta montemagnese che indossa i colori di Marlia Bike non si arrende e continua ad inseguire brevetti rientrando sempre entro il tempo massimo consentito per quella sua grande passione che ha per gli ambienti selvaggi, ma soprattutto per la natura e le sue forme più severe, sfidando la sofferenza e la fatica.
"In quella Rando-dice Bianchini- oltre allo sforzo ho rischiato lo stress termico per il caldo torrido, ma le difficoltà riesco sempre a superarle dalla grande voglia che ho di esplorare nuove città e soprattutto la natura. Quest' ultima mia Rando del 2025 è seguita ad un infortunio che ebbi sul lavoro fratturandomi il dito medio della mano sinistra. Dovetti stare fermo un mese nel quale avrei dovuto partecipare alla Super Randonnée della Memoria organizzata dall' Audax Randonneur Italia con partenza da Vicenza e con un dislivello di 15000 metri. Appuntamento a questo punto rimandato."
Ci vuole descrivere il percorso che ha dovuto affrontare nella Florence Sud?
" Ci tengo a precisare che ancora una volta mi è stata di prezioso aiuto la compagnia del mio amico coreglino Cesare Fontanini. Abbiamo sostenuto assieme lo stesso ritmo arrivando al termine del percorso dopo aver condiviso ogni momento, impiegando il tempo di 1 giorno e 19 ore, senza mai dormire e pedalando quasi interrottamente su un tracciato che presentava undici mila metri di dislivello. Abbiamo attraversato le zone del Chianti, della Maremma e della Val d' Arbia nel senese. Pedaliamo quelle distanze giorno e notte senza assistenza meccanica e sanitaria, quindi dobbiamo assolutamente saperci gestire. In questo caso abbiamo messo in una borsa sotto sella vari oggetti come un completo di ricambio, un manicotto per le gambe, una mantellina ed una camera d' aria. Nel caso di foratura dobbiamo rimuovere il copertone dal cerchio e cambiare la camera d' aria."
Per vincere i momenti di crisi sicuramente necessita di sostenuti allenamenti nei giorni che precedono l' impresa anche perché c'è un tempo limite da rispettare...
"Sicuramente. Gli allenamenti sono alla base di tutto. Ma anche sabato scorso ho percorso in solitudine 330 chilometri verso gli Appennini e le "Apuane" partendo da casa alle 6 ed arrivando alle ore 21, pedalando ininterrottamente con 4800 metri complessivi di dislivello. Per me sono grandi soddisfazioni anche questi tracciati come i brevetti che conquisto per la mia società ciclistica Marlia Bike. Il presidente Amedeo Bandoni mi da sempre un forte sostegno morale e mi supporta in tante cose. Sono poi orgoglioso di indossare la maglia della nazionale ARI (Audax Randonneur Italia)."
GLI OBIETTIVI DEL 2026
La stagione di Bianchini sta ormai volgendo a termine. Il programma delle sue Randonnée riprende a marzo del 2026. Quali sono i suoi prossimi obiettivi?
"Il 20 giugno, ferie lavorative permettendo ma penso che chiederò alla cartiera DS Smith di Porcari dove lavoro una settimana, dovrei essere alla partenza della Alpi 4000. Una randonnée di circa 1300 chilometri che collegherà Bormio a Milano e alle Dolomiti, giunta alla terza edizione. Per me sarà la prima partecipazione e spero, nel caso tutto il programma vada a compimento, di percorrerla in tre giorni e mezzo. Poi altri appuntamenti sono con due Super Rando: una con partenza da Biella dal nome "Tour Blanc Rando" che aggira il massiccio del Monte Bianco e poi ne sceglierò un' altra in Emilia Romagna."
Il 3 agosto dello scorso anno portò a termine la NortCape 4000, l' Ultra cycling più partecipata al mondo...
"Fu una sensazione incredibile-conclude lo specialista di Marlia Bike-una partecipazione che ha cambiato la mia vita. Attraversare 8 paesi con diverse culture uno dall' altro è stata una grande avventura per poi raggiungere il Circolo Polare Artico e osservare l' aurora boreale. È stata quella la più grande esperienza che ho vissuto e ringrazio la mia famiglia che mi ha concesso l' opportunità di poterla realizzare."