Giorgio Almirante, uomo di profonda cultura umanistica, fascista certamente, ma tutt'altro che stupido e, anzi, molto intelligente, era solito dire che, in Italia, più che di colpi di Stato - come si invocava a inizio anni Settanta - è facile avere dei colpi di sole. E', il nostro, un Paese levantino, pronto a prostituirsi al miglior offerente e, come ebbe a scrivere Giaime Pintor, fulgido esempio di antifascista, salvato solamente da qualche minoranza eroica e rivoluzionaria. Di anni ne sono passati parecchi da quando si leggevano certe frasi e altrettanti libri. Ora i libri non sono più di moda, sostituiti dalla tecnologia digitale che rende più imbecilli e più schiavi di un regime dittatoriale. Si sono appena concluse le elezioni regionali e ha votato soltanto il 47,7 per cento degli aventi diritto. Significa che più della metà delle persone considera il ricorso alle urne se non una boiata e una truffa, certamente inutile. Questi politicanti da strapazzo si ergono a paladini di chi nemmeno li ha conosciuti e decidono come, quando e perché spartirsi e spartire l'immensa torta che li accoglie dopo ogni tornata elettorale. Quando più del 50 per cento degli elettori non si reca alle urne, c'è ben poco da ridere se anche si vince: c'è da piangere e da domandarsi per quale motivo la gente ha in schifo e in vomito la classe politica che la governa. Eugenio Giani non sa dove sta la Lombardia e, forse, nemmeno la Toscana, ma è tutt'altro che uno sprovveduto o un ignorante. Anzi.
In Toscana la Sinistra vince perché ha messo su nei decenni un sistema di potere economico, sociale e culturale pressoché inossidabile e la destra non è mai stata capace di scalfirlo. Purtroppo questa regione, a detta di molti la più bella d'Italia, rischia di diventare come l'Emilia Romagna, ormai territorio d'oltremare e fuori da ogni giurisdizione italiana. L'avvento dell'Islam, la presenza di moschee più o meno abusive, la tolleranza di una sinistra estrema e aggressiva che attacca impunemente le forze dell'ordine, rendono probabile l'avvento di una guerra civile, ce lo auguriamo, in cui da destra qualcuno si alzi e affronti chi sta cercando di trasformare in tutti i sensi la nostra vita e la nostra società.
Che la Sinistra faccia schifo e faccia anche vomitare lo sanno tutti, che in Toscana e in Emilia Romagna lo faccia un po' di più che altrove, non è evidente, è manifestamente chiaro a tutti. Toscana rossa qualcuno ha scritto e votato, gente che nonostante la storia vorrebbe ancora il comunismo, che preferirebbe avere al Governo musulmani e uomini di colore piuttosto che Giorgia Meloni o Roberto Vannacci. Questo fa paura, il culto della violenza da un lato, la paura della violenza dall'altro intesa come paura di affrontarla per difendere i propri valori.
Il 52,3 per cento non ha votato e come avrebbe potuto farlo quando ha scoperto, Covid permettendo, di essere soltanto una cavia per ogni possibile esperimento e abbandonato quando la situazione si fa drammatica. Non c'è vaccino che tenga quando il popolo ha capito di essere stato preso in giro da governanti straricchi e incapaci. Di questa percentuale una buona parte ha votato a destra mentre tra gli assenteisti c'è da giurarci che la maggioranza non sta certamente a Sinistra. E che cosa chiedono tutte queste persone senza mai averle né vederle? Ve lo diciamo noi: ordine, sicurezza, efficienza, meno tasse, identità e stop all'invasione di immigrati. Secondo voi, di fronte ad un colpo di Stato, scenderebbero in piazza per frontegguiarlo o, zitti zitti, ne sarebbero persino contenti?