Adora il disegno analogico e non pensa di passare a quello digitale, conosce Topo Gigio e pensa che Lucca Comics and Games sia una manifestazione che è molto cresciuta negli anni (era già venuta come ospite alla fiera nel 2009); quest'anno sarà la madrina ufficiale della Japan Town e sarà presente al festival dal 29 ottobre all'1 novembre con incontri pubblici, firmacopie e un'esclusiva mostra. Chi è? Ma naturalmente Akemi Takada, illustratrice e character designer che con il suo tratto inconfondibile ha incantato il pubblico.
Nata a Tokyo sotto il segno dell'ariete.
Sin dall'infanzia, è sempre stata appassionata del disegno più di ogni altra cosa.
Ha studiato design grafico presso la Tama Art University e, dopo la laurea, è entrata a far parte della Tatsunoko Production dove ha appreso le basi del character design come professione.
Divenuta freelance, ha lavorato a numerosi anime di successo, tra cui:
Lamu', la ragazza dello spazio, L'incantevole Creamy, , Kimagure Orange Road, Mobile Police Patlabor e Magical Stage Fancy Lala. Ha tenuto mostre di disegni originali negli Stati Uniti, a Hong Kong e a Taiwan, ed è stata invitata a partecipare ad eventi in Italia, Svizzera e altri Paesi.
Anche in Giappone espone regolarmente sia in mostre personali che collettive.
Durante l'incontro con la stampa che si è tenuto presso la Sala dell'Oro in corte Campana, questa mattina ha dichiarato che non ha mai voluto cambiare il suo stile e che ha tentato però di adattarlo alle opere alle quali le è stato chiesto di lavorare. "Non mi è mai capitato di vedere i miei lavori replicati con l'intelligenza artificiale – ha sottolineato Takada – sarà forse perché io uso il disegno analogico, io lavoro con la matita, il disegno digitale lo lascio ai più giovani. Ancora si può distinguere un disegno fatto a mano da uno creato con l'intelligenza artificiale ma il pericolo che in un futuro prossimo questa differenza si azzeri purtroppo esiste". Ha ammesso che il suo personaggio preferito è Creamy perché l'ha creato da sola ed è per questo che le ha dato più soddisfazione. Creamy ha rappresentato le fondamenta del mondo majokko unendo temi sentimentali e romantici con elementi prettamente di stampo magico o fantastico.
E a cosa si è ispirata per gli abiti Creamy? "Per alcuni personaggi di altre opere sono stata attenta alle tendenze della moda ma gli abiti di Creamy li ho disegnati pensando a cosa mi sarebbe piaciuto indossare quando ero piccola".



