Questa mattina (21 ottobre) con una cerimonia ufficiale è stato intitolato a Livia Gereschi il tratto di via di Poggio Oltreserchio che incrocia via Filettole, nelle vicinanze di Nozzano, luogo dove questa volontaria della Croce Rossa fu imprigionata durante la Seconda Gurerra Mondiale.
Livia Gereschi (Pisa 1910-Massarosa 1944) è stata infatti una insegnante e infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana. La notte fra il 6 e il 7 agosto 1944 ingenti forze SS tedesche eseguirono un massiccio rastrellamento sui monti in località La Romagna, nei pressi di Molina di Quosa e anche Livia, insieme a molti civili, fu imprigionata in località Focetta, dove cercò di rendersi utile: conoscendo infatti la lingua tedesca, provò a difendere le sorti dei prigionieri. In seguito fu deportata a Nozzano, sede del Centro di comando di Max Von Simon, Comandante la 16° SS Panzergrenadier Division "Reichsfuhrer SS". Dopo giorni di torture fu trasferita in località Sassaia, a Massarosa, dove l'11 agosto 1944 morì fucilata.
Alla intitolazione erano presenti l'assessore alla toponomastica Moreno Bruni, rappresentanti della commissione toponomastica e dipendenti dei servizi demografici del Comune di Lucca.
"Ricordare uomini e donne del nostro territorio – ha detto l'assessore Bruni – che con la loro opera, anche in periodi di guerra particolarmente duri per la comunità, hanno portato conforto spirituale e aiuto concreto ai più bisognosi, mettendo a repentaglio, come nel caso di Livia, la loro stessa vita, è un dovere civico oltre che un gesto di grande e sentito riconoscimento nei loro confronti".