Con l’obiettivo di stimolare una riflessione critica più approfondita e capace di cogliere il reale sentiment delle nuove generazioni, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, insieme all’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, ha realizzato un’ampia indagine demoscopica sui giovani della provincia di Lucca di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Per aprire un dialogo e un confronto sui temi emersi, sono stati organizzati oggi (10 dicembre) due momenti di approfondimento: il primo rivolto agli studenti e al mondo della scuola, il secondo dedicato alle istituzioni e a tutti gli altri operatori del settore che, a vario titolo, lavorano a contatto con i ragazzi.
Questa mattina (10 dicembre) la Chiesa di San Francesco ha accolto alcune classi delle scuole di Lucca e della provincia per una presentazione divulgativa e accessibile dei principali dati emersi dall’indagine. Hanno introdotto l’incontro in San Francesco la vicepresidente della Fondazione Maria Pia Mencacci e la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Lucca e Massa Carrara, Marta Castagna. Nel pomeriggio, alle ore 17.00, la Cappella Guinigi ha ospitato invece un incontro destinato agli “addetti ai lavori”: rappresentanti delle istituzioni, dirigenti scolastici, associazioni e professionisti che operano quotidianamente con i giovani della fascia 15-19 anni.
Pietro Vento, direttore di Demopolis, in collaborazione con la ricercatrice Maria Sabrina Titone, ha poi presentato i risultati dell’indagine, cercando di fare chiarezza laddove le risposte sembrassero, ad un primo sguardo, di difficile interpretazione. Il presidente della Fondazione Massimo Marsili è intervenuto, invece, durante l’appuntamento pomeridiano, “sottolineando l’importanza dello studio e apprezzando la maturità con la quale la Commissione Giovani della Fondazione ha rappresentato anch’essa agli Organi della Fondazione le tensioni, le inquietudini e le aspettative delle giovani e giovanissime generazioni. I dati scientifici di Demopolis e la sensibilità delle e dei componenti della Commissione confermano l’importanza di investire sulle strutture scolastiche, sugli impianti sportivi, sui luoghi del volontariato e sui pochi spontanei centri di aggregazione giovanile. Resta forte il bisogno di agire sull’educazione all’affettività, alle diversità di genere, all’uso consapevole dei social e alla prevenzione di comportamenti violenti. Su questi temi la Fondazione è solo una componente della comunità educante chiamata a corroborare e innovare gli strumenti. Rendere pubblici gli esiti della ricerca speriamo possa contribuire a questo scopo.”
La ricerca, sviluppata su temi centrali dell’adolescenza - in che cosa credono i ragazzi oggi, che cosa desiderano, quali preoccupazioni nutrono per il presente ed il futuro - ha coinvolto un campione di 1.280 ragazze e ragazzi e, grazie alla sinergia tra interviste, focus group e rilevazioni campionarie, è riuscita a restituire un quadro ricco e articolato della realtà giovanile: risultati talvolta prevedibili, talvolta sorprendenti, come è, d’altronde, naturale in un universo complesso e in continua evoluzione come il loro. Non sono mancate alcune incongruenze, ma proprio queste hanno permesso di far emergere elementi di particolare interesse.



