claudio
   Anno XI 
Giovedì 23 Ottobre 2025
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Cultura
28 Gennaio 2020

Visite: 474

Marco Brinzi, dopo il successo dello spettacolo Ich war Da dedicato all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema propone di nuovo alla cittadinanza e alle scuole uno spettacolo di argomento civile: letture scelte di pagine dalla Tregua di Primo Levi nel Giorno della Memoria. Dopo una breve introduzione dell’assessore Ilaria Vietina e di Luciano Luciani dell’ISREC la voce di Brinzi e la chitarra di Luca Giovacchini hanno condotto i ragazzi dalla liberazione di Auschwitz fino al termine del lungo nostos di Levi a Torino, riuscendo a dare vita alle attese, alle contraddizioni, alle false speranze e soprattutto agli incubi che riportano il protagonista a riemergere alla vita mentre attraverso un’Europa straziata torna in patria nel giro di quasi nove mesi. La voce di Brinzi e la graffiante chitarra elettrica di Giovacchini sanno alternarsi magistralmente lasciando senza fiato il pubblico, riuscendo a trasmettere oltre al dato storico una profonda e tragica esperienza umana. Uno dei momenti più toccanti sono le parole che Levi dedica a Hurbinek, figlio di Auschwitz, muto, che urla la sua testimonianza solo grazie alle parole dell’autore:

Hurbinek era un nulla, un figlio della morte, un figlio di Auschwitz. Dimostrava tre anni circa, nessuno sapeva niente di lui, non sapeva parlare e non aveva nome: quel curioso nome, Hurbinek, gli era stato assegnato da noi, forse da una delle donne, che aveva interpretato con quelle sillabe una delle voci inarticolate che il piccolo ogni tanto emetteva.

Hurbinek, che aveva tre anni e forse era nato in Auschwitz e non aveva mai visto un albero; Hurbinek, che aveva combattuto come un uomo, fino all’ultimo respiro, per conquistarsi l’entrata nel mondo degli uomini, da cui una potenza bestiale lo aveva bandito; Hurbinek, il senza-nome, il cui minuscolo avambraccio era pure stato segnato col tatuaggio di Auschwitz; Hurbinek morì ai primi giorni del marzo 1945, libero ma non redento. Nulla resta di lui: egli testimonia attraverso queste mie parole.

L’obbligo di testimoniare a nome di chi non è più, di chi non è riemerso dall’inferno del lager e rischierebbe l’oblio: questo il significato profondo delle parole di Levi che lo spettacolo ha reso perfettamente visibili.

Pin It

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Lucca Comics & Games insieme all'associazione Luccasenzabarriere per un festival ancora più sensibile all'accessibilità, varano la…

Prosegue l'allerta meteo emessa dalla protezione civile regionale. In particolare: - il livello arancione per rischio idrogeologico idraulico sul reticolo…

Spazio disponibilie

Mentre è ancora in corso l'avviso di criticità arancione per forti temporali e rischio idrogeologico e idraulico sul reticolo minore per…

Venerdì 24 ottobre alle ore 21:00 è previsto un Concerto presso Basilica di San Paolino della Cappella…

Spazio disponibilie

La Regione Toscana ha emesso allerta meteo di livello arancione per temporali forti e rischio idrogeologico idraulico sul reticolo…

Il Centro funzionale di monitoraggio meteo della Regione Toscana ha emesso un avviso di criticità arancione per le prossime ore che…

Martedì 21 ottobre alle ore 18, presso il Circolo del Bridge di Lucca, situato sulle…

Ultimi giorni per l'iscrizione al corso gratuito «Promozione culturale 2.0: come utilizzare i media digitali per valorizzare la cultura»,…

Spazio disponibilie

Nella prossima settimana si concluderà la rassegna dell'anno 2025 di "Musica in cattedrale", con due fantastici ed eccezionali…

Per il ciclo “I Lunedì della Cultura”, promosso dall’associazione “Amici di Enrico Pea”, il 20 Ottobre, alle ore…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie