Anno XI 
Giovedì 6 Novembre 2025

Scritto da Redazione
Politica
30 Aprile 2025

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Nel consiglio comunale di martedì 29 marzo, l'assessore al patrimonio Moreno Bruni ha ribadito l'intenzione di chiudere la Biblioteca Popolare di San Concordio senza spiegazioni credibili. A dirlo sono i gruppi consiliari PD, Lucca Futura, Sinistra con Lucca-Sinistra civica ecologista, Lucca è un grande noi.

"Con una risposta incomprensibile a una raccomandazione dell'opposizione - spiegano i gruppi consiliari di opposizione - Bruni sostiene che l'amministrazione ha una "progettualità" alternativa ma non specifica quale. Sostiene la necessità di iniziare dei lavori nella struttura di via Urbiciani, ma non si sa quando partiranno. Nega persino che la fine della concessione sia legata all'apertura dell'"Agorà 2" nel quartiere, a partire dal 1 luglio. Infatti: le attività della Biblioteca Popolare possono svolgere una funzione complementare. Allora perché chiudere uno spazio pubblico dove da anni gli abitanti del quartiere si incontrano e svolgono volontariato?"

"Come opposizione - spiegano - ci uniamo all'appello delle tante cittadine e cittadini che chiedono all'amministrazione Pardini di mantenere la concessione all'associazione che gestisce la Biblioteca Popolare. Al Comune non costa niente e in cambio dà al quartiere un luogo di ritrovo e attività associative. La Biblioteca Popolare è nata oltre 10 anni fa da un gruppo di cittadini auto-organizzato che già svolgeva attività culturali nell'immobile della ex circoscrizione di via Urbiciani. Durante il primo mandato Tambellini questi cittadini si sono costituiti in associazione, dando così vita a un luogo che ha ricevuto in gestione la funzione di biblioteca della zona sud di Lucca, ma questo è stato solo l'inizio. Negli anni lo spazio di via Urbiciani ha ampliato le sue attività ospitando corsi, incontri culturali, aula studio. Tutto questo rischia di essere spazzato via a partire dal 30 giugno, senza nessuna spiegazione da parte dell'amministrazione Pardini, che ha deciso di negare la proroga della concessione. Sarebbe una perdita di pluralismo per la nostra città, e una perdita materiale per il quartiere di san Concordio, che si ritroverà più povera di spazi di aggregazione. Chiediamo al sindaco Pardini di fare davvero il sindaco di tutti, come dichiara di essere, e ascoltare le richieste della cittadinanza".

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