“Il piano di dimensionamento scolastico che coinvolge anche il territorio di Viareggio rischia di compromettere la qualità dell’offerta educativa e di cancellare l’identità storica delle nostre scuole. È un approccio che la politica tutta dovrebbe invertire”. Così i consiglieri comunali Alberto Pardini e Marco Dondolini, intervengono in merito alle ipotesi di accorpamento tra istituti scolastici viareggini previste nell’ambito del piano regionale di riduzione delle autonomie scolastiche.
“Un piano che ha radici lontane nel tempo, si parla infatti del 1998, e che porterà ad avere nel 2031 un taglio del 40% delle scuole italiane: 6685 istituti contro i quasi 11 mila del 2000, un lasso di tempo talmente ampio da avere responsabilità politiche trasversali, anche in capo a chi oggi strumentalmente prova a farsi paladino di una battaglia che invece dovrebbe essere di tutti” spiegano i consiglieri, con Pardini che ricorda come “un anno fa, durante la discussione di una mozione contro l’accorpamento tra Liceo Carducci di Viareggio e Istituto Don Lazzeri di Pietrasanta, spiegai che il pericolo accorpamento era solo rimandato e chiesi un impegno da parte dell’Amministrazione ad attivarsi in via previsionale per scongiurare rischi futuri per gli istituti superiori ma anche per i comprensivi”.
“Gli accorpamenti così come annunciati dalla Regione sono discriminatori e non solo non rispondono ai criteri previsti, ma nemmeno tengono conto delle peculiarità del territorio, della specificità dei percorsi formativi e del valore culturale dei singoli istituti. Credo che in Provincia di Lucca, la più colpita, si debbano mettere da parte individualità e personalismi e portare avanti un fronte comune che porti alla sospensione, ed in seguito alla revisione, della decisione della Regione Toscana - concludono Pardini e Dondolini - è necessario difendere le scuole come presìdi educativi e sociali, non come numeri da razionalizzare, così come abbiamo fatto per il percorso musicale dell’I.C. di Torre del Lago Puccini.”



