Anno XI 
Martedì 23 Dicembre 2025

Scritto da Redazione
Politica
05 Giugno 2025

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"A Lucca lo sport affonda. E l'esempio più clamoroso di questo fallimento è sotto gli occhi di tutti: la piscina comunale chiusa da anni, grazie a una non gestione dell'assessore allo sport, del sindaco e dell'amministrazione comunale tutta". 

La segreteria comunale del Partito Democratico interviene sulla questione della piscina.

"Una realtà sportiva storica come il Circolo Nuoto Lucca  - proseguono - è stata penalizzata per puro accanimento politico, senza alcuna logica. Il risultato? Lucca è oggi l'unico capoluogo di provincia in Toscana senza una piscina comunale funzionante. Un danno enorme per atleti, famiglie, scuole e per l'intera cittadinanza, privati di un servizio pubblico essenziale. Nel frattempo l'amministrazione continua a parlare del "nuovo palazzetto dello sport", ma la verità è semplice: al momento esiste solo un disegno su carta, senza fondi, senza tempi, senza una piscina. Una presa in giro. Anzi, l'ennesima promessa destinata a diventare strumento di propaganda elettorale, più che una vera risposta ai bisogni sportivi della città. Questo ennesimo flop si inserisce in un lungo elenco che annovera i mutui milionari per le torri faro adatte a una Serie B, nel medesimo momento in cui la prima squadra cittadina, la Lucchese, è stata lasciata abbandonata al proprio destino da parte di chi amministra la città, con una società dichiarata fallita per l'ennesima volta; il basket femminile, anche questa eccellenza lasciata morire nel silenzio; i settori giovanili delle società sportive, costretti a lavorare in strutture sempre più vecchie e dimenticate".

"Ma la piscina è l'emblema di tutto. L'amministrazione avrebbe potuto rinnovare la gestione al CNL, in regola sotto ogni aspetto, già due anni fa. Invece ha scelto di chiudere tutto, bandire una gara malgestita e, adesso, ignorare perfino una sentenza del TAR che dà ragione al Circolo Nuoto Lucca. Chi pagherà i danni? Oggi il Comune si trova a pagare penali con soldi pubblici, mentre l'impianto resta chiuso e inutilizzato. Una gestione miope e dannosa che, ci chiediamo, potrebbe configurare anche un danno erariale? La piscina poteva essere attiva, generando entrate per il Comune, invece è diventata un costo".

"Basta scuse, basta promesse vuote. A rimetterci sono i cittadini, gli sportivi, le famiglie. Serve trasparenza, responsabilità. Se l'amministrazione non è in grado di garantire nemmeno una piscina comunale, come può pensare di realizzare un nuovo palazzetto?"

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