11 anni dopo che Yotobi (Karim Musa) aveva profetizzato che Netflix in Italia non ci sarebbe arrivato mai, eccolo a celebrare i dieci anni di quest’approdo con Stefano Rapone: è successo questa mattina al teatro del Giglio, dove tra ospiti e giochi questi due presentatori d’eccezione hanno coinvolto il pubblico nel varietà più nerd che si potesse immaginare.
Dopo un primo appello a Netflix perché mostri “più capezzoli” (anche maschili), Rapone ha aperto le danze interrogando il co-presentatore su cosa abbia recentemente guardato sulla piattaforma; ma presto la situazione è degenerata, e la conversazione si è spostata sui segni zodiacali di ciascuno e sui personaggi (tristemente) famosi con cui li condividono.
“Io sono scorpione, che di solito sembra un segno negativo. Tu sei leone, e sai qual è il segno zodiacale di Mussolini? Leone ascendente scorpione. Abbiamo scoperto che il punto di giunzione tra Stefano Rapone e Karim Musa è Mussolini”, ha scherzato con l’umorismo dissacrante per cui è noto. A questo punto, l’occasione è stata colta (con un volo pindarico non del tutto chiaro) per introdurre il primo ospite della mattina: Michele Rech, in arte Zerocalcare, che per i curiosi è del sagittario esattamente come Joseph Stalin, Francisco Franco, Augusto Pinochet e Lucky Luciano.
“Sto per annunciare la mia serie, ma non posso dire niente, quindi dirò delle cose false: è una serie allegra come me, per tutta la famiglia- ha esordito il disegnatore- Il tema del romano è complicato, diciamo che sarà in francese; tanto le persone mettono i sottotitoli per guardarla lo stesso”.
Una volta rotto il ghiaccio, è giunto il momento del primo gioco della mattinata: Musa e Rapone sono stati incaricati di descrivere a Zerocalcare alcuni amatissimi personaggi Netflix, che lui avrebbe dovuto indovinare, senza però poter usare alcune parole distintive che avrebbero reso il gioco ben troppo semplice e ben poco divertente. Se problemi non ci sono stati su Monkey D. Rufy da One Piece, le cose si sono complicate su Bojack Horseman, scambiato sulla base della descrizione “Un quadrupede che cammina, molto triste” con il personaggio Trallallero Trallallà. Il disegnatore non ha avuto dubbi nemmeno su Wanda Marchi, indovinata subito grazie al suggerimento “Una grande, ricorda vagamente Ursula”; la sfida più grande, invece, è stata indovinare Joseph Ratzinger.
“Era il numero uno, e lo è tuttora nei nostri cuori. Era quello vero”, ha cercato di suggerire Rapone, al che Zerocalcare ha risposto, un po’ incerto: “A me viene in mente solo il Pacciani”. Alla fine ci è però arrivato sulla base di “L’ha interpretato Anthony Hopkins che ha fatto solo ruoli simili, si è licenziato da un lavoro in cui non lo potresti fare”: il fumettista è uscito quindi di scena da vincitore, con la promessa che avrebbe potuto prendere un oggetto di suo gradimento dalla libreria parte della scenografia sul palco (e, a quanto ha detto, ha particolarmente attratto la sua attenzione “La teiera di Stranger Things che quando fischia fa una canzone”).
È seguito un altro gioco, questo giocato in solitaria da Rapone e Yotobi, ma con il prezioso (e rumoroso) contributo del pubblico: “Il king o la queen di Netflix”, in cui l’unico e il solo obiettivo era di scegliere, per sfide ed eliminazioni progressive, il più iconico personaggio di una serie o film Netflix. Accesa la lotta tra i membri del pubblico, ciascuno disposto a tutto pur di far avanzare il proprio preferito; tra un’indiscutibile e curiosa preferenza per i personaggi con problemi di alcolismo e un’aspra discussione tra sostenitori di Nairobi (La Casa di Carta) e Beth Harmon (La Regina degli Scacchi), alla fine a trionfare è stato Secco, nientepopodimeno che personaggio di Zerocalcare. “Vedete quanto può essere potente il campanilismo. Ancora una volta, ha vinto il patriarcato”, ha ironizzato Rapone.
Stabilito questo, è giunta la seconda ospite d’onore dell’evento: l’attrice Carolina Crescentini (ariete, segno che per poco non condivide con Adolf Hitler), lì per promuovere la sua nuova serie in uscita su Netflix il 12 novembre, Mrs Playmen. “È la storia vera di una donna che si trova a capo di una rivista vedo non vedo, ed è l’ultima persona che si sarebbe aspettata di trovarsi in un contesto del genere, ma si trasforma e scopre di essere coraggiosa e in gamba- ha spiegato l’attrice- Diventa un personaggio di riferimento, e rende una rivista in teoria solo per uomini anche per donne, con argomenti anche sociali importanti”.
Carolina Crescentini è stata protagonista del momento “No, vabbè”, per cui è stata incaricata di raccontare un momento in cui la sua vita è somigliata a un film o una serie, capace di far esclamare di sorpresa qualsiasi ascoltatore; e ci è, effettivamente, riuscita. “Mi sono sposata in 24 ore a New York- ha esordito- Sull’aereo mi ero tolta l’anello di fidanzamento e l’avevo messo nel portafogli, e quando me lo sono rimesso aveva cambiato forma; ho pensato che fosse un brutto segno, e la soluzione è stata quella di sposarci. Siamo andati in municipio e abbiamo firmato delle carte incomprensibili, abbiamo avuto una manciata di ore per trovare delle fedi orrende, io mi sono messa una maglietta bianca degli Aerosmith comprata a un negozio di vintage e mio marito un blazer con dei fulmini sopra. Siamo arrivati lì e ci hanno dato un numerino come quello della Coop, ha ufficiato un ispanico privo di emozioni, e poi siamo andati a mangiare polpette al sugo”.
Uscita di scena anche Crescentini, questo varietà nerd si è concluso con un ultimo gioco, che ha visto protagonisti gli spettatori: questi hanno infatti avuto l’occasione di scrivere anonimamente tutto quello che hanno sempre desiderato dire a Netflix, e i presentatori hanno letto le loro confessioni e dato loro modo di giustificare le proprie posizioni. Dal suggerimento di aggiungere il tasto “Ricomincia da quando ti sei addormentato” alla richiesta di doppiare serie coreane in italiano o di aggiungere sottotitoli alle sigle degli anime, fino alle più varie proteste per serie tanto amate e cancellate, una cosa è emersa con chiarezza: i nerd sono tra di noi, Netflix è il loro appoggio, e Lucca Comics & Games la loro oasi.
Varietà nerd di Netflix al teatro del Giglio: Yotobi e Stefano Rapone intervistano Zerocalcare e Carolina Crescentini
Scritto da irene decorte
Comics
30 Ottobre 2025
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