Anno XI 
Lunedì 3 Novembre 2025
claudio
claudio5

Scritto da Redazione
Cronaca
03 Novembre 2025

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Nel cuore di Lucca Comics & Games, tra il flusso costante di visitatori e cosplay, una parata silenziosa ha attirato l'attenzione di curiosi e fotografi. Un gruppo di attivisti vestiti con tute bianche anonime ha attraversato il centro città senza parlare, senza cartelli, mostrando soltanto un QR code stampato sul petto di ciascuno.
 
Diversi passanti hanno provato a scansionare il codice venendo rimandati a una pagina web che imitava fedelmente la veste grafica del sito Amazon ma, dopo qualche istante, si capiva il gioco: non si trattava di un portale di vendita. La pagina non pubblicizzava prodotti, ma svelava una denuncia: il riferimento diretto era al progetto "Lavender", il sistema di intelligenza artificiale che – secondo diverse inchieste giornalistiche e rapporti di esperti di diritti umani – viene utilizzato dall'esercito israeliano per individuare obiettivi da colpire nella Striscia di Gaza, spesso senza controllo umano.
 
L'azione è stata presentata dagli organizzatori come una forma di "interruzione del flusso digitale", una critica simbolica a quella parte di tecnologia che opera nell'ombra delle interfacce bonarie del commercio online.
 
⁠«Amazon viene a Lucca per sponsorizzare la sua industria dell'intrattenimento spensierato all'indomani delle atrocità compiute in Palestina» – dichiarano gli attivisti – «Big Tech come Amazon hanno guadagnato milioni fornendo all'esercito israeliano l'infrastruttura digitale che ha reso possibile "Lavender", un sistema di intelligenza artificiale che ha reso più efficiente lo sterminio della popolazione di Gaza trasformando la tecnologia in strumento di sterminio automatizzato».
 
L'azione ha sorpreso parte del pubblico del festival, generando reazioni contrastanti tra chi ha visto nell'iniziativa una forma creativa di attivismo e chi invece ha parlato di provocazione fuori luogo.
 
Gli organizzatori annunciano che la campagna continuerà online nei prossimi giorni, con altre iniziative legate all'uso critico della tecnologia.
 
Concludono gli attivisti: «L'intelligenza artificiale ci ha promesso di vivere meglio, non di rendere più efficiente lo sterminio di un popolo inerme. Per questo lanciamo un appello al boicottaggio di Amazon e di chi ha permesso lo sviluppo di questa macchina di morte algoritmica». 
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