Da New York a Roma gli islamici invadono le città e puntano a governarle. Soppiantare e sovvertire un sistema infiltrandosi da poveri bisognosi, recitando la parte dell'accoglienza, dell'integrazione con la complicità della sinistra, quando poi in realtà l'islam è una teocrazia in cui lo Stato e la religione coincidono. Questo è quanto sta accadendo in Italia.
Continuare a far entrare musulmani, perseverare nell'irregolarità delle moschee come abusi edilizi equivale a dare le chiavi di casa e ad aprire le porte delle istituzioni e del Governo a quelli che abbiamo accolto come ospiti, ospiti che diventano padroni, che si comportano da padroni dell'Italia, con la complicità della sinistra.
La domanda è rivolta, in questa intervista, ad Anna Cisint, europarlamentare della Lega e impegnata su queste tematiche. Quello che sta accadendo in Italia, a partire da Roma, dove è nato il gruppo muro27, rischia di essere proprio questo?
Esattamente, è proprio questo. La mia esperienza a Monfalcone in merito alla gestione Islam si ripropone, solo che si ripropone nella città che è il simbolo del cristianesimo. Si riparte dalla capitale con questo partito islamico che è portatore sicuramente di un messaggio ideologico islamista: l'idea che hanno è quella dell'applicazione del corano, sostituendo alla costituzione la sharia. Questo è il modo che hanno di guardare al domani. L'islam è una teocrazia in cui stato e religione coincidono. Per questo è molto pericoloso che ci sia un partito musulmano. L'aspetto più terribile, lo dice anche un report dell'intelligence francese, è che l'obiettivo dei musulmani è l'applicazione della sharia attraverso la sovversione del sistema democratico e il conseguente annientamento delle nostre libertà e dei nostri diritti, a partire da quelli delle donne. Questo è il vero pericolo. Ed è anche molto concreto. La presenza di un partito composto da soli musulmani è una deriva molto pericolosa.
In realtà sono sì, tutti musulmani, ma molti sono anche italiani convertiti all'islam. A Roma si parla di una comunità di circa 120.000 musulmani di cui circa 40.000 italiani convertiti.
Sì, vede, un altro aspetto che rende pericoloso l'islam è la loro capacità di predicazione, di convincimento, di persuasione che è strabiliante. Per convincerti ti raccontano quello che vuoi sentirti dire, per plasmare le tue opinioni. Lo conosco molto bene, sono 10 anni che me ne occupo. I musulmani sono molto bravi a entrare nei tessuti sociali dei Paesi con le associazioni culturali, sportive, con una modalità fintamente moderata che non è dell'islam. Certo, un singolo musulmano può essere moderato, ma l'islam in sé e per sé come religione non è moderata, al contrario. Pensano che l'Italia e l'Europa siano Paesi molli. Per loro, quando noi ci mettiamo a discutere se è giusto o sbagliato, nella loro testa è una nostra debolezza. In realtà, però, l'Italia e l'Europa devono fare autocritica perché con questa modalità che abbiamo portato avanti con la sinistra, anzi a causa della sinistra sarebbe corretto dire, di ingressi, di svendita della cittadinanza, di moschee abusive, ecc., i musulmani trovano campo libero e la considerano una nostra debolezza. La sinistra applaude ai sindaci islamici, come a dire "Fate di noi quello che volete" perché l'obiettivo che hanno è questo: riuscire a sovvertire la democrazia e a governare al posto nostro, l'applicazione della sharia al posto della costituzione italiana: per questo un partito di musulmani è una deriva che rischia di farci cadere nel baratro. L'obiettivo che hanno è arrivare a Roma, cosa che stanno facendo, e nelle moschee, uno dei luoghi di predicazione più pericolosi.
Che cosa possiamo fare per arginare questo fenomeno? E sempre a proposito di Roma, Francesco Tieri di muro27 dichiara che un loro punto programmatico è la lotta alle dipendenze.
Va detto prima di tutto che c'è una falsità totale negli approcci. Per portare avanti la lotta alla droga e alle dipendenze di ogni tipo, ciascun singolo e ciascuna associazione o gruppo si può mettere a lavorare con le istituzioni, al fianco delle istituzioni. Se vogliono aiutare, si aiuta chi ha gli strumenti. Anche qui, l'obiettivo che hanno è quello del governo e della sovversione del sistema democratico. I musulmani ritengono che l'Europa sia un ventre molle e l'Europa sta dimostrando di esserlo. Anche l'Unione Europea nulla ha fatto per arginare questo fenomeno, anzi ha fatto tutto il contrario, finanziando molte associazioni islamiste che sostengono queste finalità. Quindi la prima cosa da fare sicuramente è quella di applicare le leggi che già ci sono. Io sono un esempio di rispetto della norma. Tre moschee le ho chiuse, ho vinto davanti al Consiglio di Stato e a Monfalcone si sa che se non rispetti la legge, non puoi essere trattato diversamente dagli altri cittadini. I sindaci devono applicare le norme. A Roma, Gualtieri ha 23 moschee irregolari. Una l'abbiamo bloccata grazie al nostro intervento, la moschea di Centocelle. Pensi quella moschea, oltre a essere finanziata per 1.800.000 euro dai fondi di Conte per la riqualificazione del 110, quindi dalle nostre tasse, aveva un finanziamento di 4 milioni di euro che dovevano arrivare da una Charity Foundation che riceve soldi dal Qatar, dall'Emiro Tamim bin Hamad al-Thani, vicino ai Fratelli Musulmani, fondamentalisti islamici. Gli abusi che abbiamo rilevato ci hanno consentito di far bloccare i lavori. Ma anche le altre moschee sono irregolari. Solo una, mi pare, è regolare. Il sindaco ha giurato di essere rispettoso della legge e della Costituzione, dovrebbe sapere che la destinazione d'uso quando è incompatibile con il piano regolatore. La destinazione d'uso può essere commerciale o residenziale. Nessuno può adibire a luogo di culto. Gualtieri dovrebbe mandare la Polizia Municipale e dovrebbe fare quello che ho fatto a Monfalcone: chiuderle.
Quali sono le iniziative che avete avviato, come Lega, per arginare il pericolo di questa deriva?
La prima questione è quella della legalità e dell'applicazione delle norme. Il 95% delle moschee in Italia sono irregolari e i sindaci devono applicare le norme. Ma anche quelle moschee che risultano urbanisticamente regolari, non lo sono perché non c'è L'INTESA, ovvero non c'è nessun provvedimento, nessun contratto con il quale gli islamici o le associazioni che li rappresentano hanno accettato di rispettare la nostra legge. Quindi lo Stato non può controllare quello che fanno, quello che dicono e come lo fanno e come lo dicono. Anche per questo avere un partito di islamisti è davvero molto pericoloso. Quando l'islam dirà che rispetterà la legge italiana anche se il Corano dice altro, allora noi potremo metterci a discutere. Ma fintanto che gli islamici, quando il Corano dice qualcosa di diverso dalla Costituzione o dalle leggi italiane, applicano il Corano, allora non funziona, nessuna moschea dovrebbe essere aperta. Non dovremmo dar spazio neanche di un millimetro a chi vuol portarci all'applicazione della sottomissione. Noi dovremmo avere un po' il pugno di ferro, essere forti, avere la spina dorsale e la schiena dritta, perché altrimenti saremo massacrati. Abbiamo fatto partire pochi giorni fa l'Osservatorio sull'islam, anche con il Ministro Salvini, con le mie colleghe Susanna Ceccardi e Silvia Sardone e anche con Nicola Molteni e Andrea Ostellari, rispetto ai temi della sicurezza e anche sul tema dell'INTESA. Finché non c'è un'intesa, non puoi pensare di avere un luogo di culto. Mi devi proporre un accordo con il quale sottoscrivi che rispetti la legge italiana, no alle spose bambine, no al velo integrale, no alla poligamia, ecc.. Poi un altro aspetto importante è che devono pubblicare i bilanci. Lei sa che l'UCOII, Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia, finanziano un'infinità di moschee ma non pubblicano i bilanci dal 2020?! I finanziamenti non sono tracciabili, noi non sappiamo da dove arrivano i soldi. Deve esserci trasparenza e tracciabilità dei finanziamenti e stiamo lavorando a questa norma. Tutte queste cose fintanto che non sono codificate, dal nostro punto di vista, generano l'impossibilità di avere il titolo, il diritto di aprire una moschea.
Sono totalmente incompatibili con il nostro sistema di diritto, con la nostra democrazia e anche con i nostri cittadini che rispettano le leggi.
Esatto. Quindi Gualtieri dovrebbe essere un esempio e far rispettare la legge, così come la fa rispettare all'anziano che fa una tettoia abusiva nella sua proprietà, allo stesso modo con le oltre 20 moschee che sono tutti ABUSI EDILIZI. Inoltre stiamo lavorando sulla norma per il registro degli imam perché gli imam non è predicano l'amore verso l'Occidente, al contrario. L'imam di Bologna, subentrato a Zulfiqar Khan che fu espulso perché pericoloso, nei video che ha dovuto cancellare dichiara "In tutte le case arriverà Allah, e chi non lo accetterà, per quelli ci sarà la morte": questo è molto pericoloso, è un delirio da fondamentalismo religioso perché sono invasati. Stiamo lavorando in maniera tale che se intendono avere un rapporto con lo Stato italiano, il rapporto sia di accettazione delle nostre norme a 360 gradi. La contaminazione culturale è ormai fortissima ed è il metodo dei musulmani: portano le loro città a sostituire le nostre città.
Contaminazione sociale e culturale che avviene a nostro danno per mano dei musulmani e anche della sinistra che gli dà man forte.
La sinistra è complice. Sperano di avere i voti degli islamici ma invece gli islamici fanno le loro liste. Mi sono accorta dell'evoluzione dell'islam in Italia: la crescita è stata enorme e rapidissima. Bisognerebbe avere il coraggio di dire: "BASTA non si possono far entrare più islamici" perché l'islam non è una religione moderata, è una TEOCRAZIA in cui lo Stato coincide con la religione. Per questo un partito di musulmani è pericolosissimo. L'obiettivo che hanno è quello del Governo e loro governano spostando gli altri da un'altra parte, ma anche con violenza. Quindi corriamo un grande rischio. Vogliono sovvertire il nostro sistema democratico perché vogliono entrare dalla porta principale delle istituzioni. La lista muro27 ha questo obiettivo. A Monfalcone non ce l'hanno fatta, hanno superato di poco il 3%. Ma capisce che anche il numero di cittadinanze va rivisto, la cittadinanza dovrebbe essere data con molta meno frequenza. Anziché parlare dello ius scholae dovremmo dire che la cittadinanza è un premio, invece spesso viene data anche a chi non sa una parola di italiano.
È una totale sostituzione etnica. Una sovversione del sistema verso la teocrazia. Pianificata con la complicità della sinistra.
Esatto. Il caso di Gualtieri è evidente, se non ci fossimo stati noi, a Centocelle ci sarebbe stata la moschea. E Roma sta facendo da specchio. La gente non ne può più. Quando vengo a Roma mi riconoscono e mi dicono "Non mollare" perché lo sentono tantissimo.



