“Nelle prime ore di mercoledì 22 ottobre alcuni cittadini si sono accorti che dal canale demaniale di Paganico transitava una sostanza nera oleosa che ricopriva l’intera superficie e fortemente preoccupati hanno avvertito il Comune di Capannori”.
A denunciare l’accaduto è Liano Picchi, a nome del Coordinamento dei comitati ambientali della Piana.
“Una volta cessata la pioggia e prosciugato il canale – spiega Picchi - si è reso evidente il preoccupante quadro: il letto e le sponde erano infatti impregnate di una sostanza appiccicaticcia e bituminosa che a prima impressione ci è sembrata trattarsi di olio esausto di motori. Non siamo in grado di giudicare se l’intervento effettuato con dei salsicciotti fosse adeguato all’emergenza, ma a valutare dai risultati possiamo affermare che non è stato certo esaustivo, e così anche il tardivo passaggio 3 giorni dopo di un mezzo privato a lavare le sponde”.
“Considerando però che il canale passa proprio a pochi metri dal campo pozzi dell’acquedotto comunale che distribuisce l’acqua a tutta la Piana e dalla falda a cui a attingono i superficiali pozzi artesiani di tutte le famiglie del paese, ci saremmo attesi un rapido e serio intervento di bonifica e una comunicazione ai cittadini delle autorità sanitarie. Invece uno strano silenzio è calato sul caso sia nei confronti dei cittadini che dei i mezzi di comunicazione, silenzio interrotto, guarda caso, da un comunicato dell’Arpat uscito solo dopo che si è tenuta un’assemblea paesana sull’argomento, cioè 5 giorni dopo.
“Eppure – chiude Picchi - se di olii esausti si tratta, la letteratura scientifica ci dice che contengono sostanze tossiche come i metalli pesanti che danneggiano la falda sottostante rendendo l’acqua inutilizzabile per il consumo umano e per l’irrigazione. Un solo litro può contaminare un milione di litri di acqua. Considerando che alcuni testimoni oculari affermano che la marea nera ha durato più di tre ore a transitare, immaginate le migliaia di litri che sono stati sversati ed i danni alla falda che possono procurare”.
(foto di repertorio)



