Politica
Tutti i bambini sono uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri
Io sono un vecchio arnese, per questo è probabile che non sia capace di capire il perché i giudici dell’Aquila ritengano che i tre bambini della famiglia della “casa nel bosco” di Palmoli devono vivere lontani dai genitori mentre...

Mario Ferrante eletto presidente del consiglio nazionale di Libertà è Democrazia
Mario Ferrante (professore ordinario Università di Palermo Giurisprudenza delegato per i rapporti con la Chiesa Cattolica e le altre confessioni religiose e con la Curia Romana e le…

Italia, ma la proprietà privata esiste ancora?
Durante il regime dei Soviet in Russia a una bambina fu assegnato il tema: “Descrivi le pareti della tua stanza”. La risposta fu: “La mia famiglia abita al centro della stanza e non abbiamo l’uso delle pareti”

Area Civica Viareggio: oltre i personalismi, la città
Nasce Area Civica Viareggio: un progetto che da forma e voce a un civismo maturo, responsabile e di governo. Non è un partito, non è una sigla in competizione con altre: è uno spazio politico comune, aperto e plurale, che mette al centro la città e il suo futuro

Celle frigorifere per gli agricoltori in Pulia, dal 31 gennaio il servizio rischia la chiusura. Interrogazione consiliare di Bianucci
"E' vero che gli agricoltori del territorio si ritroveranno a partire dal prossimo 31 gennaio senza le celle frigorifere del mercato di Pulia, nonostante che il sindaco…

“Basta fake news su conferenze territoriali e pluralità di gestori”: il gruppo Salviamo la nostra acqua rinnova il sostegno a Geal
“Alcuni cercano di diffondere la falsa notizia secondo cui, grazie alle modifiche introdotte dalla legge regionale n. 10/2018, sarebbe possibile la gestione della risorsa idrica su base di…

Buchignani: "Grazie all'emendamento del consigliere regionale Fantozzi avremo 350mila euro dalla Regione per la riqualificazione del parco giochi di via dei Bacchettoni"
L'emendamento presentato dal consigliere regionale Vittorio Fantozzi alla legge di stabilità regionale consentirà al Comune di Lucca di ricevere un contributo di 350mila euro che sarà impegnato nella…

Del Ghingaro non molla la presa e contrattacca: "A Viareggio oggi esistono due scelte politiche, non due maggioranze"
A Viareggio oggi non si confrontano due maggioranze contrapposte, ma due approcci radicalmente diversi al governo della città. Da un lato c’è chi vuole il commissariamento del Comune: una…

Presentata al Giglio dal comitato referendario 'Sisepara' la riforma per la separazione delle carriere
Un’avventura referendaria ed un’occasione storica per ristabilire un grande principio costituzionale. Si parla della riforma per la separazione delle carriere presentata, sabato 20 dicembre al Teatro del Giglio…

Approvato il previsionale 2026-2028, l'amministrazione ribadisce: "Tasse invariate e nessuna contrazione su servizi e investimenti"
"Non c'è alcun aumento della tassazione comunale né contrazione degli investimenti: per screditare il lavoro di questa amministrazione, ai consiglieri di minoranza non è rimasto altro che provare…

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“L’accostamento tra beni del Comune e beni dell’Azienda Usl è semplicemente inconcepibile. Confondere le idee è facile, ma la verità è che l’unico elemento che condividono è la necessità di mantenere bilanci in equilibrio”. A dirlo, rispondendo al recente intervento del consigliere di minoranza Daniele Bianucci, sono i capigruppo di maggioranza Cecchini, Pierini, Fava, Di Vito, Fagnani e Del Barga.
“Dal punto di vista delle scelte politiche – commentano – la posizione dell’amministrazione Pardini non cambia di una virgola rispetto al programma di governo del territorio. Se da un lato è chiara la nostra volontà di difendere i beni pubblici, dall’altro è evidente che gli immobili a destinazione socio-sanitaria debbano mantenere un’autonomia finanziaria”.
“Gli edifici non riqualificabili e con costi di messa a norma non ‘gestibili’ con previsione accurata di spesa, non devono pesare sulla collettività. Qualunque impresa edile può certificare che la ristrutturazione del centro socio-sanitario di Monte San Quirico avrebbe costi ben superiori rispetto ad un intervento ex novo, con metodica costruttiva da subito rispettosa delle attuali stringenti normative. Questo è quello che l’amministrazione comunale ha deciso di fare”.
“Nel gestire la cosa pubblica – prosegue l’intervento – l’amministrazione è chiamata ad utilizzare la diligenza del buon padre di famiglia. Si tratta di compiere scelte oculate nell’interesse del territorio. In questo senso, lo spazio di Campo di Marte, lasciato ad una vocazione socio-sanitaria, risulta assolutamente idoneo. La vecchia amministrazione ha venduto contenitori cittadini e partecipazioni importanti, investendo il denaro ricavato in opere alquanto discutibili. Nel frattempo, continuano ad agitare surreali polemiche sulle manifestazioni e sulle lucine, probabilmente perché hanno finalmente realizzato l’indotto che stiamo creato per il territorio, e che loro non sono riusciti a generare in dieci anni di governo. Abbiamo una notizia per il Pd: rendere la città più viva e attrattiva non esclude occuparsi congruamente di tutte le altre questioni, compresa ovviamente quella socio-sanitaria”.
“Il mantenimento delle strutture di cui si parla è legato alla loro sostenibilità e alla presenza di una progettualità di lungo termine, in grado di valorizzarle. Se questa ipotesi si rendesse possibile, come ha affermato l’assessore Bruni, l’amministrazione la valuterebbe. Questo percorso è però ancora in divenire”.
“Più nello specifico, la questione dell’immobile di Villa Santa Maria nasce perché l’ex giunta Tambellini non è riuscita a concretizzare una proposta con la cooperativa uscente e neppure con altre, e questo ricade adesso sulla giunta Pardini. Quanto alle Rsa della Pia Casa e di Monte San Quirico, la precedente amministrazione non ha preso in considerazione quanto fossero vetuste le strutture, la cui logistica era inadeguata e non presentava più quei requisiti per svolgere al meglio l'attività residenziale”.
“Questa amministrazione ha ereditato dunque un importante fardello riguardo alle Rsa e sta facendo di tutto per garantire la continuità dei servizi. Al tempo stesso, in cesura con il passato, intendiamo realizzare una progettualità a medio e lungo termine. Per far questo sono necessari ingenti investimenti, che dal 2016 al 2022 potevano essere in parte previsti. Stiamo lavorando da due anni in una situazione emergenziale: la messa in vendita degli immobili potrà garantire il mantenimento della proprietà delle Rsa e l’erogazione del servizio ai cittadini”.
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La scienza è per sua natura agnostica, scettica, per qualche verso finanche "presuntuosa", nel senso proprio del termine, perché suppone di essere l'unica categoria dell’intelletto a poter dimostrare, attraverso l'epistemologia, la verità assoluta delle cose. Essa si basa su prove e confutazioni, poggia sulle esperienze acquisite negli studi e nelle ricerche pregresse, fino a convincersi che il divenire immanente non passi che attraverso le proprie ulteriori scoperte. Tuttavia tra scienza e fede (il credere vera una determinata cosa a prescindere dalla dimostrazione della scienza ), non sempre c'è conflitto. Molti gli scienziati che avendo fede si sforzano, infatti, di rintracciare attraverso la scienza proprio l'esistenza del Creatore dell'universo. Di converso, tanti dottori della chiesa (teologi, filosofi mistici.) hanno esplicitamente dichiarato di credere proprio perché vedono nel creato i segni comprovanti la loro fede. Insomma, le congetture di certi pensatori spaziano tra quel che è creduto apoditticamente e quel che, invece, è dimostrato scientificamente. Per capirci: l'evangelista Tommaso credette solo quando poté toccare il costato di Gesù. Altri, invece, come sir Bertrand Russel, famoso intellettuale inglese del secolo scorso, da ateo convinto, sosteneva che tra scienza e fede fosse stato interposto un territorio chiamato "filosofia". La tesi del filosofo atomista logico non abbandonò mai la razionalità scartando a priori quel che era estraneo alla disciplina che ebbe in Aristotele il suo capofila. Tuttavia altri filosofi ed altri scienziati non hanno mai riconosciuto l'esistenza di quel territorio che si interpone tra chi crede e chi invece ritiene la ricerca il solo strumento in grado spiegare l'immensa e perfetta armonia dell'universo, in modo tale da poterla attribuire ad un'entità che non sia costituita solo dalle forze fisiche chimiche e biologiche di cui essa si compone. Un significativo esempio, in tal senso, viene da uno scienziato italiano, poco attrattivo per essere presente nelle comparsate televisive, per il "vizio" di parlar chiaro e di saper andare contro le opinioni correnti (spesso devenute tali per la pubblicità e la diffusione che se n'è fatta attraverso i media). Stiamo parlando di Antonino Zichichi, professore emerito di Fisica ed accademico d'Italia. Egli così si esprime: "da scienziato credente credo sia compito nostro cercare nella natura e nell'universo, come fece il padre della scienza moderna, Galileo Galilei, le impronte di Dio". Impronte, quelle di cui parla Zichichi, da rilevare proprio nell'immensità inimmaginabile e nella perfezione assoluta delle leggi che governano il creato. Di recente con la dimostrazione di un postulato essenziale della fisica quantistica, chiamato "Bosone Higgins", i fisici hanno dimostrato la doppia natura della luce, ossia che ogni fotone (l'elemento base della luce) possa trasformarsi, in determinate condizioni difficilissime da creare artificialmente, in materia e viceversa. Questo trasfigura tutta la fisica che da materiale, atomica e sub atomica, diventa quantistica, ossia risponde anche alle leggi dell'energia. Ora non costituisce certo un oltraggio alla scienza ricordare che nella Bibbia il mondo cominci proprio con un "Fiat Lux" ossia, che "sia la luce". In ogni caso, più andiamo avanti con la conoscenza scientifica e più comprendiamo quanto poco appropriata sia la congettura, tutta atea, che il creato sia frutto del caso e della necessità. Serviranno queste ed altre nuove scoperte per confermare l'opinabilità di un mondo artificiale nato per circostanze del tutto casuali? Serviranno quelle nuove evidenze a convincere l'Uomo tecnologico (che presume di potersi farse Dio creatore!) che egli non ha potestà né diritto alcuno di manipolare, disponendone i mezzi, le leggi fondamentali del creato e della vita? Lo avranno discusso, questo aspetto, i lord ed i deputati delle camere inglesi allorquando, in questi giorni, hanno approvato la legge sull'eutanasia, sul diritto degli individui a darsi volontariamente la morte, a determinare l'esito di una vita che è stata loro concessa? Si obietterà che la questione riguardi determinate categorie di persone, malati terminali che vivono con dolore e sofferenza gli ultimi attimi della loro esistenza, che l'eutanasia rappresenti, in tal caso, un atto di carità per quanti vorrebbero semplicemente smettere di soffrire. A tale obiezione è semplice rispondere che quando il legislatore si assume (o per meglio dire: si arroga) la facoltà di mettere mano nei diritti essenziali dell'umanità, questi non potrà mai contemplare e prevedere gli esiti e gli abusi che questa scelta determinerà in avvenire. La cosa triste è che anche molti cattolici si dicono propensi a questa forma di "carità" verso gli infermi, anch'essi, cioè, intendono disporre di ciò che non appartiene loro ma al creatore della vita. Le motivazioni che si celano dietro il "sì" all'eutanasia certo non argineranno la foga di un umanita’ che ripudia il dolore e la morte ritenendoli eventi catastrofici, a cui non bastano cure palliative né assistenza terminale. Eppure basterebbe guardare il cielo stellato per convincersi che anche la nostra vita è dentro quella meraviglia, fisiologica e consustanziale, così come lo è la nostra morte naturale.


