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Lucca Comics & Games, presentato il piano della logistica e del traffico c on le nuove soluzioni per i parcheggi
In occasione della 59^ edizione del Lucca Comics & Games, il Comune di Lucca si è predisposto, ancora una volta, a risolvere i problemi relativi alla viabilità ed al sistema di parcheggi della città

Air Action Vigorsol porta il torneo 'Breeze of Glory' al Lucca Comics & Games
Air Action Vigorsol partecipa al Lucca Comics & Games portando una fase dell' AIR ACTION VIGORSOL Breeze of Glory, l'inedito torneo di League of Legends

Euronics Italia a Lucca Comics & Games 2025: spettacolo, gaming, creatività e la Comics School nel padiglione di 300 mq
Anche quest'anno Euronics Italia S.p.A, leader nella distribuzione di elettrodomestici ed elettronica, sarà tra i protagonisti di Lucca Comics & Games, uno dei più grandi festival europei dedicati al fumetto, ai…

Miniverse torna al Lucca Comics & Games con le novità dedicate a Harry Potter, Jurassic World e Hello Kitty!
Ritrovo in Piazza San Francesco al padiglione dedicato ai kidult per scoprire tutte le incredibili novità del fenomeno di mini-repliche che ha fatto impazzire l’America

Rider Comics a Lucca Comics & Games 2025
Due nuovi titoli, due mostre in quota e una presenza diffusa in città. Quest’anno Rider Comics, casa editrice lucchese dedicata al fumetto d’autore e ai progetti educativi, partecipa…

Pochi biglietti scontati di Lucca Comics acquistati dai residenti, Rifondazione Comunista: “Ci vuole ben altro per i lucchesi”
“Circa mille biglietti sui diecimila messi a disposizione. Questo il pessimo risultato della campagna di sconti per i biglietti del Lucca Comics offerta ai residenti del nostro comune”.

Scuole chiuse in tutto il comune di Lucca durante i giorni dei Comics
Il sindaco Mario Pardini ha firmato l'ordinanza con la quale è stata stabilita la chiusura delle scuole del territorio comunale di…

Inaugurate le mostre di Palazzo Guinigi
Tavole originali, illustrazioni, immagini senza tempo, gioco e miniature: un viaggio imperdibile tra storie e Storia, per tutti

Lucca Comics & Games, in Prefettura definito il piano per la sicurezza
Nella mattinata di venerdì si è riunito in Prefettura a Lucca il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Giusi Scaduto, in vista della prossima…

Lucca Comics, presentata l'area Junior: fra gli ospiti più attesi c'è Pera Toons
È partito il conto alla rovescia per Lucca Comics & Games 2025, in programma dal 29 ottobre al 2 novembre. A meno di due settimane dall'inizio…

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Si è da pochi giorni conclusa la trentesima edizione del Lucca Comics and Games, un’edizione tanto ricca di eventi ed ospiti eccellenti quanto di difficoltà.
L’evento, durato dall’1 al 5 novembre, ha portato come al solito una variegata quantità di visitatori nella città, accorsi in massa per poter incontrare il loro disegnatore preferito, acquistare l’oggetto da collezione bramato da tempo, o per incontrare e rivedere amici da tutte le parti d’Italia accomunati da una o più passioni “nerd” o semplicemente per vivere l’esperienza coinvolgente data dal connubio di una città storica come Lucca ai vari cosplayer (ragazzi e ragazze travestiti come il loro personaggio preferito) che perfettamente si fondono a creare un immaginario da favola.
Il Lucca Comics è diventato ormai anche un luogo di ritrovo, luogo dove nascono o si consolidano amicizie; il Lucca Comics è un evento comunitario ed è qua, che a mio avviso, si sono presentate le vere difficoltà.
La comunità ha dovuto affrontare una serie di problemi fra cui code interminabili, sia per entrare nei padiglioni che per ritirare il braccialetto (indispensabile per entrare accompagnato dal biglietto), maltempo ed una dispersione delle varie attrazioni, basti pensare che Japan Town si trovava fuori dalle mura urbane, a più di venti minuti a piedi dal padiglione più vicino.
Come possono delle persone che arrivano, magari dopo ore di viaggio, riuscire a confrontarsi, incontrarsi e salutarsi se devono vivere con ansia la fiera? In un giorno solo riuscire a vedere tutto ciò che l’evento aveva da offrire sarebbe stato praticamente impossibile, ci ho provato personalmente e non ci sono riuscito pur essendo di Lucca e conoscendola bene.
Soluzioni semplici a questo problema sembrano non esserci, la fiera, anno dopo anno, si conferma un successo e i visitatori aumentano costantemente portando tutti i benefici del caso, ma con l’aumentare dei numeri aumentano anche le criticità, Lucca rischia veramente di rimanere paralizzata da questa affluenza di persone, rischiando di scontentare tutti, residenti e visitatori, perché è difficile consolidare una comunità se non ci sono gli spazi e i tempi necessari.
Prima di terminare questa riflessione vorrei considerare un ultimo punto, il maltempo.
Erano anni che non si registravano precipitazioni così diffuse durante il periodo dei Comics e l’organizzazione ha fatto il possibile per contrastare un evento relativamente imprevedibile, erano ovviamente immaginabili delle precipitazioni durante l’evento (dato il periodo dell’anno) ma non così diffuse ed accompagnate da un forte vento che addirittura ha costretto le autorità a chiudere le mura per qualche ora.
Le tensostrutture si sono rivelate sicure ed affidabili e nonostante gli allagamenti dei giorni precedenti non si sono registrati eventi troppo critici.
Per concludere vorrei citare il motto di quest’anno: “Together, verso la stessa direzione” che significa : “ Insieme, verso la stessa direzione,” lo trovo molto interessante perché a mio avviso è l’unico modo per far sì che questo evento di caratura mondiale possa continuare a esistere in una città come Lucca, i visitatori devono contribuire con la loro pazienza ma l’organizzazione deve porre la massima attenzione alle loro necessità, deve essere trovato un sistema per evitare le code del ritiro braccialetto, forse trovare un punto di aggregazione, di debrefing per i visitatori, cioè un punto dove poter parlare e capire come migliorare perché altrimenti il senso di comunità, Together, si andrà a perdere sempre più, disgregando a poco a poco questo evento unico.
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Grande successo per il Pratino di Lucca Comics! La curiosa installazione, ideata da dall'autore delle canzoncine di Lucca Comics&Games, Massimiliano Poggi, e da Francesco Niccolai, vuole celebrare l'area dedicata ai cosiddetti "abusivi" che occupavano le zone verdi intorno al Palazzetto dello Sport, quando la fiera dei fumetti e dei giochi si teneva lì. Una Fanzine dedicata ne celebra il ricordo, anche grazie a un articolo di Renato Genovese, fondatore di Lucca Games.
Dentro il Japan Town (foto allegate) una piccola mostra celebra e ricorda queste attività che trovavano spazio dagli anni 90 fino ai primi anni 2000, "quando l'affluenza di pubblico era nettamente inferiore ad oggi – precisa Poggi -, la "Japan Invasion" non era ancora esplosa e le case editrici non avevano ancora compreso o dato troppa fiducia a gruppi di appassionati di alcuni settori specifici, che sarebbero stati invece un potenziale pubblico su cui puntare. Erano gli anni in cui, caso più unico che raro, la domanda era superiore all'offerta ed era difficilissimo trovare materiale o pubblicazioni in Italia dedicate al manga, alla fantascienza, al gioco. È proprio per questa "fame" di informazioni che, tra gli appassionati, nacque una fitta rete di ricerca per riuscire a procurare ciò che nessun editore italiano forniva. È stato così, in via totalmente spontanea, che in uno spazio fino ad allora inutilizzato della fiera, un fazzoletto di prato che ornava un lato del palazzetto, alcuni pionieri dell'internet a 56k o delle allora complicate spedizioni internazionali, adagiassero i loro teli per esporre prodotti assolutamente innovativi e irreperibili in alcun modo".
Nel Pratino era possibile trovare "serie animate provenienti dal Giappone, manuali di giochi di ruolo americani sapientemente tradotti in italiano, giocattoli usati e fumetti autoprodotti. Tra i tanti nerd che si accampavano in quel piccolo pezzo di terra, cercando di vendere gli oggetti più strani, c'erano anche le persone più insospettabili, tra cui un giovanissimo e dinamico Francesco Niccolai, che da "abusivo" è oggi passato di diritto a Coordinatore del Japan Town", conclude Poggi.
Nelle vetrine del "nuovo Pratino 2023" sono stati esposti tanti oggetti e memorabilia conservati con cura da alcuni storici frequentatori come Roberto Biancucci, gli stessi Poggi e Niccolai, e dal collezionista Alessio Gagliano a cui appartiene la grande maggioranza dell'esposizione. È stata inoltre distribuita una nuovissima fanzine, fatta a immagine e somiglianza di quelle prodotte allora ma con all'interno racconti e aneddoti riguardanti proprio il vecchio Pratino. Con la copertina realizzata da David "Bigo" Bigotti, è stata stampata in soli 100 esemplari e presenta anche un articolo scritto dall'allora direttore generale Renato Genovese.
Quattro Giorni di Pace, Fumetti e Giochi, articolo di Renato Genovese, ideatore e fondatore di Lucca Games nel 1993, direttore organizzativo dal 1995 al 1996 e direttore generale di Lucca Comics&Games dal 2000 al 2016, pubblicato nella Fanzine.
"Mi piace questo spazio free intorno al Palasport. Mi sembra che Lucca così assomigli un po' a Woodstock". Più o meno queste sono le parole che, in un momento imprecisato della metà degli Anni '90, pronunciai a proposito del "Pratino di Lucca Comics", quello che ospitava i venditori "abusivi" di fumetti, videocassette e anche dei primi giochi. Era vero. Si trattava di un agglomerato spontaneo di appassionati che, arrivati con gli zainetti carichi, sciorinavano la loro merce sull'erba proponendo fumetti usati e che col ricavato di certo entravano nei padiglioni (avevano pagato il biglietto, infatti) per fare acquisti a loro volta presso gli stand con partita IVA. Un allegro mercatino, un süq vivace e spensierato dove aleggiava la musica che "gli espositori" irradiavano a tutto volume dai loro Walkman o dai primi lettori CD portatili, creando un'atmosfera speciale dove tutto era più semplice, spontaneo e senza pensieri di avidità né di ossessione per le vendite. Ciò di cui, purtroppo, erano afflitti gli espositori "veri", cioè gli operatori commerciali che avevano pagato uno stand per la vendita all'interno dei padiglioni della mostra mercato. E cominciarono le lamentele: "quelli là fuori ci fanno una concorrenza sleale", "vendono le stesse cose che vendiamo noi che paghiamo fiori di quattrini per essere a Lucca", ecc. ecc. Avevano ragione? Avevano torto? Ancora non so. Fatto sta che dopo aver retto qualche anno, la manifestazione – dalla quale mi ero nel frattempo dimesso – non tollerò più quella piccola Woodstock e rese impossibile la sua realizzazione.
Quando tornai, però, nel 2000 quale direttore unico di Lucca Comics & Games, non riuscii ancora a levarmi la soddisfazione di celebrare quella visione che avevo di Lucca Comics &Games. Indipendentemente dal pratino, vedevo Lucca in quei meravigliosi giorni dell'evento come un'oasi di serenità rispetto al mondo esterno. Così finalmente, nel 2010, commissionai a Massimiliano Frezzato un poster che era il manifesto di come consideravo il nostro Festival, la nostra Woodstock dell'immagine: un forte richiamo a un ideale mondo pacifista (quello del beat più ingenuo e utopista dei primi Anni Sessanta) attraverso lo slogan "Quattro giorni di Pace di Fumetti e di Giochi", ribadito nel sottotitolo "Tutta un'altra Musica", sia per rafforzare il primo concetto, ma anche per sottolineare che Lucca Comics & Games è diversa dalle manifestazioni consimili, è avanti anni luce, non "suona" come le altre. La capitale indiscussa del Fumetto e del Gioco, dove la libertà espressiva, la creatività senza limiti, l'arte e la cultura sono di casa!
E dal 2000 era venuta anche la musica, perché – diciamocelo fra noi – se pensi che ci voglia un palco (magari da usare anche per i cosplayers) e hai la fortuna di essere il direttore, il risultato non può essere che questo: puoi farlo!


