Cultura
Pea Pound Pasolini: torna la rassegna dedicata ai tre irregolari del Novecento
Tre irregolari del Novecento, tre autori complessi e tra loro profondamente connessi e rassomiglianti: torna nella sua seconda edizione il progetto del teatro del Giglio Giacomo Puccini PPP - Pea Pound Pasolini, con proiezioni, spettacoli, convegni e mostre dedicati all’esplorazione del tema del sacro nelle opere di questi tre artisti

Teatro: al via la nuova stagione di Viareggio con undici spettacoli tra arte, impegno civile e nuove visioni
Undici spettacoli, un viaggio tra memoria e contemporaneità. Da Massini a Celestini, da Rezza a Aprea: una stagione che intreccia arte, impegno civile e nuove visioni per il pubblico di Viareggio

Al via la 25^ edizione del Premio letterario "Racconti nelle Rete". Anche la sezione per i soggetti per corti
Un concorso nazionale che permette di pubblicare in rete un racconto breve o un soggetto per corti con la semplice registrazione nel sito www.raccontinellarete.it. Nato…

Un nuovo modo di insegnare e imparare la storia: a Palazzo Ducale la presentazione del libro sulla didattica della materia
Cambia prospettiva la didattica della Storia. Un cambio di prospettiva necessario e legato alla generazione di insegnanti e a quella degli studenti. Questo è il tema dell'incontro in…

Domani, venerdì 7 novembre, alle ore 21 si tiene nella Chiesa di S. Caterina un concerto di musica sacra
Domani, venerdì 7 novembre, alle ore 21 si tiene nella Chiesa di S. Caterina un concerto di musica sacra organizzato dalla Puccini academy international opera composition di Lucca e…

Michela Ponzani, oltre i confini. Una patria chiamata libertà
Si apre venerdì 7 novembre, alle 21, con la storica e divulgatrice Michela Ponzani, la XII edizione delle Conversazioni in San Francesco, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dedicata…

My Boccherini, la favolosa storia di un musicista visionario: appuntamento al Teatro Nieri di Ponte a Moriano
Martedì 4 e mercoledì 5 novembre (ore 21:00) al Teatro “I. Nieri” di Ponte a Moriano andrà in scena “My Boccherini – La favolosa storia di un musicista…

Mondo della cultura in lutto: muore la scrittrice lucchese Francesca Duranti
Lutto nel mondo della cultura lucchese per la scomparsa della scrittrice Francesca Duranti. Aveva 90 anni. Nata a Genova, aveva scelto Lucca - Villa Rossi a Gattaiola nello…

"Sciascia e Tobino: la letteratura tra impegno sociale e cura"
La Fondazione Mario Tobino in trasferta a Racalmuto, in Sicilia, per un importante convegno promosso dall'Associazione Medici Scrittori Italiani. Sarà presente la presidente Isabella Tobino

Lutto in città per la scomparsa di Luigi Angelini: il cordoglio del sindaco, della Fondazione Puccini e dell'Associazione Musicale Lucchese
Il presidente della Fondazione Giacomo Puccini, il sindaco di Lucca Mario Pardini anche a nome nell'intero Consiglio di amministrazione e di tutto il personale della fondazione esprimono profondo…

- Scritto da Redazione
- Cultura
- Visite: 634
Dopo i successi di critica e di pubblico dei concerti fin qui presentati nella XXXVI Stagione concertistica del Teatro S.Antonio di Tonfano in Via Verdi 17, giovedì 3 agosto alle ore 21.30, si esibirà, in un altro prestigioso concerto il duo violoncello pianoforte formato da Nicola Fiorino e Filippo Balducci. Sarà una serata tutta da godere, con un programma affascinante e piacevole: “Anniversari Cameristici del ‘900”. Cantabilità e virtuosismo si fondono in un dialogo armonico musicale e coinvolgente trasportando l’ascoltatore sul palcoscenico del teatro.
Artista di vasta e pregevole esperienza, il violoncellista Nicola Fiorino ha brillantemente interpretato i concerti di Dvořák, Saint-Saens, Lalo, Prokofiev, Schostakovich, Tchaikowsky, Bruch, Elgar, Boccherini, Vivaldi, Rota, l’Adagio con variazioni di Respighi, il Triplo Concerto di L. van Beethoven, le Variazioni di J. Françaix e la Kammermusik di P. Hindemith, riscuotendo successo in Italia, Germania, Francia, Svizzera, Russia, Colombia. Ha registrato per DECCA, STRADIVARIUS, TACTUS, Radio Due e DAD RECORDS. Iniziati gli studi con G. Sarno, si è diplomato con Filippini a Milano e perfezionato con Janigro e Brunello. Si è diplomato con il massimo dei voti alla Musikhochschule di Detmold, e ha conseguito il Diploma da Solista con J. Goritzki a Düsseldorf. Ha collaborato con prestigiosi compositori (KaijaSaariaho, Ivan Fedele, Vito Palumbo, Luca Francesconi, Marco Stroppa, David Lang, Cristian Carrara, Alessandro Solbiati, Michele Dall’Ongaro, Luca Lombardi e Toshio Hosokawa) vantando diverse prime assolute.
Filippo Balducci, vincitore di Concorsi pianistici nazionali e internazionali, tra cui quelli di Osimo, Lamezia terme, Enna, Senigallia, Pinerolo e Cincinnati, si è esibito in Europa, Russia, Turchia, Stati Uniti, esibendosi come solista con direttori tra cui Marc Andreae, Enrique Batiz, Maurizio Billi, Josif Conta, Julius Kalmar, Roberto Gianola, Aldo Sisillo, Joshua Zona. Si è formato con Angela Montemurro, Aquiles Delle Vigne e Fausto Zadra. E più recentemente con Benedetto Lupo, conseguendo la Laurea di II livello in Pianoforte. È invitato a tenere corsi di perfezionamento in Italia, Spagna, Svizzera e Russia e a far parte di giurie di Concorsi internazionali. Ha registrato per la RAI e la WGUC (USA), e inciso per la STRADIVARIUS. Appassionato interprete di Scriabin ne ha inciso alcune Sonate e Preludi ed ha scritto il saggio “Musica dell’Apocalisse: la rivoluzione di Scriabin”. Nel 2021 ha pubblicato La tecnica pianistica e l’arte del tocco. Un dono di Fausto Zadra, in cui sintetizza ed elabora i preziosi insegnamenti del grande Maestro.
L’appuntamento concertistico, straordinario per il tema ed i contenuti, non può essere veramente perso! Per maggior informazioni tel 335/5439579
- Scritto da Redazione
- Cultura
- Visite: 1057
“I toscani” ebbe a dire una trentina d’anni fa il più volte ministro Rino Formica “sono i napoletani del centro-nord. Sono imbroglioni, mercanti e banchieri, massoni e cattolici, guelfi e ghibellini.” Insomma, culturalmente bastardi, politicamente divisi e divisivi. Sarà per questo che hanno sviluppato un loro particolarissimo sense of humor? Cos’è, dunque la comicità in salsa toscana? Per tentare una spiegazione partirei da lontano e la butterei proprio in politica. Non quella di oggi, ma quella di allora, del tempo dei Comuni.
Bellum omnium contra omnes: tutti contro tutti… Guelfi contro ghibellini, Bianchi contro Neri, col papa o contro, viva l’imperatore, abbasso l’imperatore; e poi, proletari versus abbienti, nobili fieramente impegnati a mantenere e incrementare il loro invidiabile status quo, borghesi tesi solo a erodere il potere degli aristocratici. Feroci, poi, le faide comunali: lucchesi contro pisani e fiorentini; pisani contro fiorentini e lucchesi; fiorentini contro il resto della Toscana, con una particolare propensione, però, a prendersela con Siena e i suoi abitanti: a Firenze non si è sempre detto Siena di quattro cose piena: di torri e di campane, di chiese e di puttane? E, per chi non avesse ben capito, un altro modo di dire diffuso da secoli ribadisce il concetto: Vento da Siena, burrasche e puttane. Oppure, Quando Siena piange Firenze ride.
Terra dagli odi forti e duraturi, la Toscana! Fiorentini ciechi, senesi matti, pisani traditori, lucchesi signori, maremmani Dio ne scampi i cani. Una conflittualità secolare ha abituato le comunità della regione, nessuna esclusa, al sarcasmo, all’invettiva, al dileggio, alla derisione dell’avversario: alla negazione, spietata, della sua stessa umanità. Magari partendo proprio dal suo aspetto fisico, che andava alterato, distorto, deformato, bestializzato, allargando un tale sguardo pernicioso alla moglie, ai figli, alla famiglia, agli amici, ai sostenitori... Tanta poesia comico-realistica, giocosa, burlesca, erotica - da Cecco Angiolieri al Burchiello, da Francesco Berni su su fino a Filippo Pananti, amata non solo dagli intellettuali, ma soprattutto dai ceti popolari, parte proprio da qui, da questi elementi. Che probabilmente fin da subito tendono ad appesantirsi, ad abbassarsi, a coinvolgere e trattare soprattutto le tematiche legate alla sessualità. Intesa in maniera rozza, volgare, irriverente: una regressione alla genitalità certo poco fine, ma che piaceva a tutti e faceva divertire letterati e analfabeti, laici ed ecclesiastici, principi e poveri...
Una fisicità materiale, corporale che resiste nel tempo e, beffarda e aggressiva, giunge sino ai nostri giorni con il primo Benigni, con Carlo Monni, le feroci burle di “Amici miei”, la compiaciuta coprolalia del “Vernacoliere livornese”. Senza dimenticare il comico livornese Paolo Ruffini che, nel giugno 2014, non ha esitato a dare della “topa meravigliosa” a un’attempata Sofia Loren, suscitando le ire perplesse dei suoi stessi conterranei Stefania Sandrelli e Paolo Virzì. Ma, si sa, il buon toscano per essere veramente tale deve dimostrarsi provocatorio e grossolano per metafore, ammiccamenti e pesanti doppi sensi erotici...
E pensare che, invece, la canzone popolare della regione, nei suoi stornelli, è capace di offrire piccoli capolavori di grazia e malizia insieme:
Son nata pe’ bacini e voglio quelli,
come i giovanottini all’amor fanno,
li voglio sulla bocca e su’ capelli,
poi chiudo gli occhi, dove vanno vanno.


