L'evento
Jakob Lindberg in concerto al Museo Nazionale Villa Guinigi
Jakob Lindberg (1952, Svezia), uno dei massimi interpreti contemporanei della musica per liuto e arciliuto rinascimentale e barocco, sarà protagonista domenica 9 novembre alle ore 21:00, al Museo…

Halloween Celebration: tutto esaurito per l'evento clou 2025
Oltre 5000 presenze all'evento di punta di Halloween Celebration 2025 con spettacoli circensi e itineranti, ospiti internazionali, attori e cortei in maschera, i Krampus de Fiemme, show e concerti continui e maestosi fuochi di artificio a ritmo di musica

"Sei un brav'uomo, Charlie Brown" verso il sold-out
Grande attesa per 'Sei un brav'uomo, Charlie Brown', il musical prodotto dal teatro del Giglio Giacomo Puccini in collaborazione con Lucca Comics & Games e Teatro Rossetti di Trieste in scena domenica 2 novembre. La soddisfazione di Giorgio Angelo Lazzarini, amministratore unico del teatro: «Con Sei un brav’uomo, Charlie Brown il Giglio contribuisce, per la parte spettacolistica, al successo dell’edizione 2025 di Lucca Comics & Games»

Alla Fondazione Ragghianti lectio magistralis della professoressa Lucia Tongiorgi Tomasi
Mercoledì 5 novembre alle ore 17:45, nella Sala convegni “Vincenzo Da Massa Carrara” del Complesso monumentale di San Micheletto (in via San Micheletto, 3) a Lucca, si terrà la lectio…

Il lucchese Marco Faraone vince il premio internazionale Best Techno DJ of the Year agli Dj Award di Ibiza
Da Lucca Marco Faraone entra nell'olimpo della musica elettronica o meglio dei DJ Awards ricevendo il prestigioso riconoscimento internazionale Best Techno DJ of the Year

Apre in Versilia l'Accademia di Canto di Rossana Casale: Canto Pop, Jazz e Musical al Centro Studi Musicali di Forte dei Marmi
La nota cantante, docente al Conservatorio di Parma e da anni residente in Versilia, inaugura la sua prima scuola nella prestigiosa istituzione versiliese. Ammissioni per i corsi Junior e Senior l'8 novembre 2025

La nuovissima Q3 sfila all'Audi Center Terigi in una serata magica ed emozionante
L’Audi Center Terigi, concessionaria dello storico marchio tedesco per Lucca e Pietrasanta, non finisce più di stupire. E nella serata di venerdì 24 ottobre lo ha fatto, per l’ennesima volta, dando vita ad un evento tanto magico quanto emozionante

I fratelli Terigi aprono la concessionaria Mazda in viale San Concordio
Dopo la scommessa, ampiamente vinta, di alcuni anni fa quando, abbandonata la Fiat ormai in decadenza avviata, scelsero di abbracciare il marchio Audi, Aldo, Alessandro e Andrea Terigi…

Giungla Remix, 'Magiae Naturalis' di Josse Renda, tra arte, scienza e meraviglia
La mostra fa parte del calendario di Giungla Remix – Come costruiamo conoscenza?, itinerario che raccoglie la memoria delle prime cinque edizioni del Giungla Festival

Lucca e gli organi di Puccini, ultimo appuntamento con Paolo Bottini in concerto alla Chiesa di San Lorenzo a Farneta
Si chiuderà domenica 26 ottobre (ore 17,30) alla Chiesa di San Lorenzo a Farneta, alle porte di Lucca, "Lucca e gli organi di Puccini". Un appuntamento tutto…

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Questo messaggio è rivolto a tutti coloro che, giovani o meno giovani, volessero iniziare a collaborare con il nostro giornale.
La Gazzetta di Lucca cerca le seguenti figure da inserire nel proprio organico:
- collaboratori che si occupino di tutto: dalla cronaca, alla politica all'economia alla cultura, ecc... ;
- collaboratori che si occupino di sport con competenze per quanto riguarda il calcio;
Competenze richieste:
- italiano sia scritto che orale buono;
- attitudine a lavorare in team;
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- competenze informatiche: buon uso del pc, dello smartphone, e di word (o qualsiasi programma di scrittura), saper scattare foto con il cellulare;
- residenza a Lucca o nella piana.
Ai collaboratori saranno versati i relativi contributi quindi, al termine dei due anni previsti di collaborazione continuativa con il nostro giornale, sarà possibile richiedere all'ordine dei giornalisti il tesserino di giornalista pubblicista.
Studenti, o anche persone che abbiano a disposizione tempo e passione per la scrittura, possono rivolgersi a noi per chiedere informazioni scrivendo direttamente a
La Gazzetta di Lucca è un giornale in crescita, sempre "sul pezzo": non vive di denaro pubblico e non si limita a fornire notizie un tanto al chilo. Dietro ogni articolo c'è sempre l'analisi e la ricerca della verità dei fatti ed il giusto approfondimento che ogni notizia dovrebbe avere. Prima di essere un giornale siamo una famiglia e come ogni famiglia c'è sempre voglia di accogliere e aggiungere un posto a tavola. L'aria di collaborazione, solidarietà ed amicizia che si respira tra le redazioni delle cinque testate; le gazzette di Lucca, Massa Carrara, del Serchio e di Viareggio è infatti unica ed irripetibile.
Non ci servono persone svogliate o che non abbiano la passione per provare a imparare cosa vuol dire avvicinarsi al mestiere di giornalista.
I nostri potenziali collaboratori possono avere tutte le simpatie politiche possibili, ma importante è che, quando scrivono, dai loro testi non si capisca come la pensano. Nostra intenzione è, nel nostro piccolo, provare a fare qualcosa per sollecitare e solleticare la voglia dei giovani, ma non soltanto. Quindi, se esistono ragazzi o ragazze, donne o uomini disposti a mettersi in gioco, siamo qui per ascoltarli e, ci auguriamo, di leggerli sulle nostre pagine.
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Per oltre 15 anni è stato il suo vicino di casa. Un signore gentile, discreto, riservato. Gironzolando nel parco della sua nuova villa, lo vedeva tagliare delle porzioni di siepe con delle cesoie. Era umile, simpatico. Ed aveva due occhi blu potentissimi che la facevano sognare.
Lui regista, lei attrice. Lui, mentore e fonte d’ispirazione per lei. Lei, simbolo di bellezza e gioventù per lui. Per lei era una vera gioia stargli accanto. Per lui, un’infusione di gioia di vivere. Lei, una personalità non conforme: irriverente, schietta, sincera, ironica e dall’animo ribelle. Lui, una persona geniale che, pur potendolo fare, non amava pavoneggiarsi.
Lui, di nome Franco e di cognome Zeffirelli. Franco Zeffirelli, il maestro. Lei, Gaia Zucchi, La vicina di Zeffirelli come il titolo del suo libro d’esordio pubblicato il 12 febbraio, in occasione del centenario della nascita del grande regista, per i tipi di De Nigris Editori.
Sabato 16 settembre, alle 17.30, la scrittrice sarà a Viareggio per presentare questa sua prima fatica letteraria al pubblico versiliese. Lo farà nella prestigiosa cornice dello storico stabilimento balneare Principino Mare con Simona Franceschini alla conduzione. La Gazzetta di Viareggio, in vista dell’incontro, ha voluto porle in anteprima alcune domande sulla sua vita, sul suo libro e sulla grande amicizia con il maestro Zeffirelli.
Cosa l’ha spinta a scrivere un libro come questo?
“Un’esperienza infelice, a dir la verità. Ciò che mi ha fatto prendere in mano la penna è stata la morte di mia madre. Un dolore atroce, da cui sembrava impossibile venir fuori. È come se l’avessi vista di nuovo, è lei che mi ha detto di scrivere. Attraverso la scrittura mi sono liberata. Ho creato un ritratto autobiografico in cui si vede come le luci del palcoscenico non riescano ad illuminare ogni cosa. Ci sono le ombre, le fragilità. L’umanità che si nasconde dietro ai sorrisi da fotografia”.
Come definirebbe il suo libro?
“Reale, vero. Immergermi nuovamente nelle storie che ho vissuto mi ha aiutato a superare un momento tanto drammatico come la perdita di mia madre. Questo lavoro è dedicato a lei”.
Che persona è Gaia Zucchi nella vita?
“Non seguo mai la massa. Sono schietta, sincera e dico sempre quello che penso. Anche se poi ne sconto tutte le conseguenze. Non scendo a compromessi, e questo rende tutto incredibilmente complicato”.
Ci racconti il suo incontro con Zeffirelli
“Ho conosciuto Franco a 22 anni. Abitavamo l’uno accanto all’altra. Un incontro inusuale, il nostro: ci trovavamo nel parco della sua villa, sull’Appia Antica. Poca poesia, mi ha scambiata per la moglie del giardiniere. Ma il rapporto vero non ha tardato a nascere…”
Potrebbe descrivercelo?
“Apprezzava la mia bellezza, la mia gioventù, e mi dava molti consigli (che, neanche a dirlo, non ho mai seguito: ho sempre fatto di testa mia, talvolta anche prendendo decisioni sbagliate). Mi ha insegnato che nella vita ci vuole passione, che nulla si lascia al caso. Ci divertivamo insieme alle feste, giocavamo a carte fino a tarda notte nella sua villa a Positano. Quando vincevo staccava gli occhi dal mazzo e sorrideva. Mi diceva: “Menomale! Qualche piccola soddisfazione anche per te!”.
Che persona era Zeffirelli?
“Ironico, eclettico ed estremamente preciso. Mi raccomandava di studiare. E così ho fatto: dalla psicologia, al centro sperimentale di cinematografia e ai mille laboratori che ho seguito. La nostra amicizia mi ha donato la lezione più importante, quella dell’umiltà. L’ho fatta diventare la mia legge di vita, che mi accompagna tutt’ora”.
Che vicino era?
“Quello che tutti noi avremmo voluto avere: una persona geniale, molto umile... E lui avrebbe potuto pavoneggiarsi, eccome! Era un grande artista e nella vita era un uomo estremamente simpatico, ma sapeva anche essere discreto e riservato. Mi diceva che per lui rappresentavo la bellezza e la gioventù e che gli restituivo la gioia di vivere, ma per me la vera gioia era stargli accanto”.
Qual è il ricordo più bello che conserva di lui?
“Il ricordo più bello? Solo uno? Impossibile! Già averlo conosciuto è un ricordo indelebile! Tanti sono i ricordi che mi sono rimasti impressi di lui, la sua grande umanità e generosità - aiutava tutti -, la sua passione per l’arte e per gli artisti e il suo grande amore per gli animali (aveva dei Jack Russell che avevano un tavolo tutto per loro)”.
Se Zeffirelli leggesse il suo libro, cosa ne penserebbe?
“Si complimenterebbe perché finalmente ho fatto qualcosa per me stessa, senza pensare agli altri, come ho sempre fatto nella vita. E l’uscita di questo libro è un momento per me molto felice e, pensi un po’, lui mi diceva sempre: “Anche per te un po’ di felicità”, quando vincevo a poker… io facevo finta di saperci giocare”.
Come avrebbe voluto festeggiare i suoi 100 anni?
“Con i suoi affetti più intimi, con Pippo e Luciano, i suoi figli, con i suoi amatissimi cani e forse… con una nuova magnifica opera, come quelle che ci ha regalato per tutto il corso della sua vita”.
A questo punto, moriamo dalla curiosità: può raccontarci almeno un aneddoto su di lui?
“Mi dispiace ma, per ragioni editoriali, non posso spoilerare il libro. Posso però raccontarvi l’episodio dei cagnolini di Zeffirelli: nella sua meravigliosa villa a Positano - dove sono stata ospite diverse volte ma che, adesso, è stata trasformata in un albergo dove solo i miliardari possono andare - io avevo una stanza che dava sul mare; passeggiavo per il giardino pieno di olivi e di alberi di limoni ed è lì che ho conosciuto ospiti internazionali (citati nel libro, ma che qui non posso svelare). Zeffirelli - che amava più i cagnolini che le persone -, quando all’ora di pranzo suonava una campanella e noi accorrevamo a mangiare, faceva prima accomodare i suoi Jack Russell intorno ad un tavolo, poi faceva mangiare gli ospiti. Questo episodio mi ha profondamente colpita lasciandomi un ricordo indelebile. Tutti i personaggi internazionali che ho incontrato e che sono citati nel libro hanno un aneddoto simpatico e divertente, ma lo scoprirete solo leggendo il mio libro”.
Cosa le ha lasciato Zeffirelli?
“Un grande amore per tutte le forme d’arte, perché era veramente una persona eclettica e profonda, empatica e generosa. Mi ha lasciato il suo patrimonio culturale e i suoi preziosi consigli sull’impegno: sia sul lavoro che sullo studio e lui metteva in pratica i suoi consigli con una pignoleria che rasentava l’inverosimile. E’ da poco uscito un documentario su Zeffirelli, all’interno del quale parla il mio ex marito, padre di mio figlio, che ha prestato la casa dove viveva Zeffirelli e che racconterà la sua esperienza con il Maestro. Gian Franco mi ha lasciato oltre ai suoi meravigliosi film, l’amore per l’arte ed è un amore per cui vale la pena vivere”.
Gaia Zucchi si definirebbe “un’esteta”?
“Penso che la vera bellezza degli esseri umani sia l’eleganza. Sì, mi definisco un’esteta. Un’esteta che ama il bello in ogni sua forma e manifestazione. Il bello di una mostra, il dettaglio di un quadro, le parole di un racconto, il profilo di una donna, il sorriso di un bambino. Mi piace ciò che viene dall’anima. E poi, parlando di me, mi piace essere una persona curata. Semplice, ma curata. Adoro ritagliarmi qualche momento da dedicare al miglioramento della mia immagine insieme a qualche coccola, ogni tanto”.
Chi è Gaia oggi?
“Domanda da un milione di dollari! Una gran simpaticona, come sono sempre stata e sempre sarò! Una donna che vive tra le nuvole e che fluttua in mezzo a una serie di gran casini che combina”.
Foto di Roberto Gabriele


