Cultura
Concerto dedicato alle liriche per voce e pianoforte di Alfredo Catalani
Nell’ambito della rassegna Lucca Genius Loci, realizzata dal Teatro del Giglio Giacomo Puccini con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e pensata per indagare e…

Capitale dell’arte contemporanea 2027 ad Alba, Giovannetti s’incazza: “Scelta che non rende giustizia a Pietrasanta”
"Sono deluso e amareggiato. Prendiamo atto di questa scelta della commissione che, a nostro giudizio, non rende affatto giustizia a Pietrasanta e alle sue potenzialità. Abbiamo…

Pietrasanta, che delusione: la Capitale italiana dell'arte contemporanea 2027 è Alba
Niente da fare per Pietrasanta. La Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027 è Alba. Venerdì pomeriggio la proclamazione da parte del ministro della cultura Alessandro Giuli, nei…

Al via domani a Villa La Principessa la terza edizione de 'La villa dei libri': tra gli ospiti Paolo Ercolani, Giampaolo Simi, Gigi Paoli
Saranno due giorni di incontri letterari, mostre e laboratori, con grandi scrittori, anteprime nazionali, stand di artisti e di editori, laboratori per bambini, mostre e reading poetici

Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027, ci siamo: Pietrasanta incrocia le dita e aspetta il verdetto
“Spesso dico che Pietrasanta è una piccola città ma sa fare cose da grande. E noi abbiamo un grande desiderio: parlare a tutti di arte contemporanea e far…

Capitale italiana dell'arte contemporanea 2027, Pietrasanta col fiato sospeso: si sceglie la città vincitrice
La Capitale italiana dell'arte contemporanea 2027 sarà proclamata la mattina di venerdì 17 ottobre, il giorno immediatamente successivo all'audizione delle finaliste convocata…

“Sei un brav’uomo, Charlie Brown”: al via la vendita dei biglietti, prelazione per i residenti a Lucca
Il musical Sei un brav'uomo, Charlie Brown, nuova produzione firmata dal Teatro del Giglio Giacomo Puccini in collaborazione con Lucca Comics & Games e Il Rossetti -…

L'infanzia rubata, nelle testimonianze dei bambini che hanno attraversato il buio della seconda guerra mondiale
"Maxima debetur puero reverentia": al fanciullo è dovuto il massimo rispetto. Così, si esprimeva, più o meno duemila anni or sono, l'accigliato Giovenale per significare come in…

LuccAutori, ecco i vincitori del premio letterario Racconti nella Rete
Le splendide sale della Villa Bottini accolgono i venticinque disegni originali ispirati ai venticinque racconti vincitori del Premio letterario "Racconti nella Rete" 2025,…

Coltivare una cultura di pace: convegno a Palazzo Ducale
Venerdì 17 ottobre, nella sala di rappresentanza della Provincia, con il patrocinio della Provincia stessa e in collaborazione con l'Associazione C.M.L (Associazione ,musica e colori…

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In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea, il 27 e 28 settembre 2025 presso l’Archivio di Stato di Lucca, Palazzo Guidiccioni, sarà visitabile la mostra documentaria Lucca non è Parigi. Elisa Bonaparte e Piazza Napoleone, un omaggio imperiale nel cuore della città.
Il titolo della mostra, dal tono volutamente provocatorio, riflette la tensione di un’epoca. Un invito a riflettere sul rapporto tra autorappresentazione del potere, attraverso arti e urbanistica, e identità collettiva.
Da un lato Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, principessa di Lucca e Piombino e granduchessa di Toscana, che dovette misurarsi con i limiti di una piccola capitale nel tentativo di replicare la grandeur francese; dall’altro i lucchesi, orgogliosi della propria secolare tradizione repubblicana, chiamati a confrontarsi con riforme e trasformazioni urbanistiche imposte dall’alto, in un complesso dialogo, spesso conflittuale, tra consuetudine e modernità.
Attraverso documenti, tra cui la Costituzione del Principato lucchese sottoscritta dall’imperatore Napoleone, stampe, progetti architettonici e mappe, il percorso espositivo ricostruisce la nascita del Principato di Lucca e Piombino nel 1805 e l’introduzione delle riforme napoleoniche, dal Codice Napoleonico al sistema metrico decimale.
Particolare rilievo è dato alla grande stagione di interventi urbanistici intrapresa dalla principessa Elisa. Questi lavori culminarono nella progettazione di Piazza Napoleone, la cui costruzione comportò la demolizione dei preziosi edifici di un intero quartiere, tra cui la chiesa di San Pietro Maggiore che custodiva la venerata immagine della Madonna dei Miracoli.
La mostra sarà visitabile, su prenotazione della visita guidata gratuita, il 27 e 28 settembre 2025, presso l’Archivio di Stato di Lucca, Palazzo Guidiccioni (Piazza Guidiccioni, 8), dalle ore 09:30 alle ore 12:30. Per prenotare è possibile telefonare al n. 0583-491465 dal lunedì al mercoledì (ore 8-13:30) e al n. 0583-491465 dal giovedì al venerdì (ore 8-13:30), oppure scrivere all’indirizzo
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Ha sette finestre la casa lucchese che mi accoglie ogni giorno. Quattro danno a settentrione, tre si affacciano a sud, direzione Pisa, e solo le chiome dei platani che impreziosiscono questo segmento delle Mura impediscono allo sguardo di spaziare oltre l'arborato cerchio.
In basso, invece, si apre un grigio parcheggio tutelato da arcigni ausiliari del traffico che controllano e ricontrollano il diritto alla sosta di una cinquantina di auto posizionate negli appositi stalli blu. Spietati, occhiuti, feroci, i "vigilini" comminano sanzioni come se piovesse. Fanno il possibile, e anche l'impossibile, per rendere poco attraente l'immagine della città al turista, al visitatore all'automobilista, tutti stretti tra la ZTL, la segnaletica direzionale non sempre chiarissima e la solita mancanza di spiccioli per il parchimetro. Inoltre, amici che in qualche rara occasione sono venuti a trovarmi e hanno avuto la malaugurata idea di lasciare la macchina in questo slargo, mi hanno reso edotto che la sosta dell'auto qui sotto costa quanto la rata di un mutuo.
Esagerano? Forse. Intanto, ho la netta sensazione che le visite amicali si diraderanno non poco... Ma vuoi mettere? Cosa vuoi che sia qualche ridimensionamento nella propria vita di relazione rispetto alla bellezza dell'affaccio su questo giardino in forma d'anello! A evitarmi qualche pericoloso attacco di sindrome di Stendhal, quel malessere psicosomatico che si manifesta con disturbi fisici e psichici alla vista di luoghi ad alta concentrazione di bellezza, ci pensa l'orrendo esempio di una costruzione militar-sabauda a sinistra della finestra, probabilmente destinata a essere a magazzino/deposito della truppa qui un tempo accasermata. Abbandonato da decenni, sono stati anche interrotti i lavori di ristrutturazione del brutto edificio che ha così assunto e mantiene i caratteri trascurati di un eterno, precario cantiere senza vita né futuro. Inguardabile. Spostiamoci quindi a nord. Se mi affaccio da una delle finestre settentrionali mi si offre uno splendido panorama di tetti dalle tegole rosse, di chiese e dei loro campanili... Riconosco la parte alta della facciata della bianca chiesa di San Michele in Foro, là dove Michele arcangelo, protetto da due angeli ai lati, trafigge un diabolico Satanasso; poi, la parte alta del campanile di San Martino, poi altri due campanili dei quali non riesco a individuare l'appartenenza. Tutto molto bello, peccato che anche qui, a nord, sia meglio non guardare in basso... Perché lo spettacolo cambia radicalmente e si fa desolato, deprimente. Infatti, il cortile dell'ex convento domenicano di San Romano, poi sempre ex caserma Lorenzini, si configura sotto la specie del caos: tubature da gasdotto siberiano abbandonate e ammucchiate, avvolte dalla vegetazione; una lunga fila di sacchi di plastica colmi di detriti, uno strano aggeggio, enorme, in forma di parallelepipedo provvisto di ventole; qua e là pozzanghere in piena o in secca a seconda della stagione, piccole aree circoscritte col nastro adesivo bianco e rosso favoriscono nell'osservatore un senso di sconfortante provvisorietà.
Inalterata la presenza bestiale: qualche raro gatto; topi che, se visibili dal terzo piano, tanto piccini non devono essere, un'avifauna ricca, mossa e vivace... Lo testimoniano i gracidii, i frulli d'ali, i versi rauchi simili a strani singulti che soprattutto sul far della sera evocano pensieri non belli, ma dolorosi e inquietanti. Un'area che andrebbe bonificata e pure con una certa velocità, più comodo invece mantenerla nelle condizioni di una no man's land, un po' discarica e un po' parcheggio per i soliti happy few...