Politica
Comitato per San Concordio contro il traffico pesante e la rotatoria: “Non risolve il problema, ma lo agevola”
Dall’assemblea pubblica che si è tenuta il 4 dicembre 2025 a Lucca nel quartiere di San Concordio, presso la biblioteca popolare, è emersa una serie di richieste da…

Alfarano (Pd): "Disabilità: l'amministrazione batta un colpo"
Disabilità: l'amministrazione batta un colpo! Così Enzo Alfarano capogruppo del Pd in consiglio comunale. Purtroppo - aggiunge - in sinergia con diverse associazioni quali Luccasenzabarriere, Associazione Down Lucca,…

Qualche spunto sul trasporto valori
Pare che sia finito il tempo delle “bande del buco”, quelle che scavavano magari partendo dalle fogne per raggiungere caveaux di banche o uffici postali e supermercati

"Spara a Giorgia" con il simbolo delle Brigate Rosse: una scritta che non si può accettare
Questa mattina, sul lungomare di Marina di Pietrasanta, è apparsa una grave e inaccettabile scritta minacciosa "Spara a Giorgia", accompagnata dal simbolo riconducibile all'estremismo delle Brigate Rosse

Lucca Futura si prepara alle elezioni del 2027: “Metà dei capigruppo ha meno di 35 anni”
“Il gruppo consiliare di Lucca Futura ringrazia Francesco Raspini per l’importante lavoro svolto nei primi anni del mandato alla guida dell’opposizione, e in seguito nella preparazione di una…

Leva e obiezione di coscienza
Uno dei mantra dei pacifisti è l’art. 11 della Costituzione, “L'Italia ripudia la guerra”, per cui è inutile disporre di uno strumento militare. Il concetto troverebbe sostegno nel passaggio al volontariato, e si glissa che con L. n. 226/2004 sia stato solo “sospeso il servizio militare di leva obbligatorio”

Raspini lascia, i capigruppo di maggioranza: "Il Pd si sta auto-smantellando"
Cecchini, Di Vito, Del Barga, Fagnani, Fava e Pierini: "Dimissioni arrivate con un anno di ritardo, difficile essere il portavoce di un partito così pieno di contraddizioni interne"

Pd Lucca: "Il passo di Raspini è un atto di generosità politica. Ora si apre una nuova stagione”
Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Lucca, la segreteria comunale del PD Lucca, con il segretario Gabriele Marchi, e la segreteria territoriale con Patrizio Andreuccetti, accolgono…

Forza Italia, mozione su migliore manutenzione della rete idraulica in tutti i Comuni della provincia
Il Segretario provinciale di Forza Italia Lucca, Carlo Bigongiari, insieme al Vicesegretario e Responsabile Enti Locali, Matteo Scannerini, lanciano una iniziativa politica di grande rilievo per la sicurezza del territorio lucchese

Centrosinistra in Consiglio: “Via libera alla consulta dei giovani. Le loro proposte devono essere ascoltate con serietà e responsabilità”
I gruppi consiliari del Partito Democratico, Lucca Civica-Lucca è Popolare-Volt, Lucca Futura e Partito Liberale hanno votato favorevolmente al regolamento per l'istituzione della consulta dei giovani.La proposta…

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Il consigliere comunale Alberto Pardini esprime preoccupazione per l'aumento dei furti nelle auto, in particolare nelle zone limitrofe alle pinete cittadine. Negli ultimi anni, infatti, sia a Viareggio che a Torre del Lago Puccini si sono registrati numerosi episodi di danneggiamento e furto all'interno di veicoli parcheggiati, con finestrini rotti e danni economici importanti per i cittadini, il tutto spesso per pochi spiccioli.
«È inaccettabile che i cittadini di Viareggio, ma anche i turisti che scelgono di godere delle bellezze naturali della nostra città, debbano fare continuamente i conti con questa triste realtà – afferma il consigliere – Purtroppo, soprattutto nelle aree adiacenti alle pinete, i furti nelle auto stanno diventando sempre più frequenti. Molti cittadini, al mattino, si ritrovano così con il veicolo danneggiato e il contenuto delle auto svaligiato, per somme - e beni - di importo spesso irrisorio a fronte di danni alle proprietà che possono arrivare a costare anche centinaia di euro, senza contare che in alcuni casi nascono problemi con le assicurazioni che aumentano il premio, costringendo i proprietari a fare da sé. È una situazione intollerabile che va affrontata con decisione anche perché, soprattutto quando va a toccare i turisti, rappresenta un danno di immagine enorme per la nostra Città».
«L'ultimo raid è dell'altro ieri con numerose auto "visitate" tra via Firenze, via Carrara e via Buonarroti, in quello che sarebbe da considerare un salotto buono - racconta Pardini - confrontandomi con i residenti è emerso che non si tratta di un caso isolato ma che praticamente accade almeno una volta al mese, e in alcuni casi alle stesse persone. E' totalmente inaccettabile».
«È fondamentale che l'Amministrazione comunale, di concerto con le Forze dell'Ordine, prenda provvedimenti concreti per garantire la sicurezza dei cittadini e dei loro beni, soprattutto nelle zone che tutti sappiamo essere ormai sensibili. Le aree verdi della nostra città, che dovrebbero essere luoghi di svago e relax, devono tornare ad essere sicuri e fruibili. Anche questo andrebbe "sognato" e realizzato», conclude Pardini.
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Recente l’arresto di 5 giovinastri, 3 dei quali minori e 1 solo dei maggiorenni d’origini straniere, responsabili di aver ridotto in sedia a rotelle – se va bene – un 22enne, per sottrargli 50 euro. L’evento nella zona della movida milanese, in Corso Como, il 22 ottobre scorso. Alcuni spunti li ritengo doverosi.
In primis i complimenti alla Polizia di Stato, che ha dato un nome e un volto ai rei, e ha raccolto elementi che fanno ben sperare che i 5 paghino con condanne esemplari, e soprattutto che ve ne sia per mandare sul lastrico i genitori. Dopo la “bravata”, le intercettazioni disposte a carico del piccolo branco hanno evidenziato che i componenti si auguravano che la vittima morisse, rendendosi disponibili per “strappare tutti cavi” che lo tenevano in vita nel reparto di rianimazione del “Fatebenefratelli” di Milano, e si ripromettevano “per la prossima volta”, di mascherarsi. Giungevano a suggerirsi di far finta d’essere pentiti per intenerire inquirenti e giudici, e puntualmente questo hanno fatto davanti al GIP. Evidentemente imbeccati dagli avvocati, che il loro lavoro – talvolta spregevole, ma necessario – devono farlo.
In secundis, Milano è la città che ha fruito dell’opera di consulenza per la sicurezza del già Capo della Polizia, e in una serata si verificano 6 accoltellamenti. I ragazzi vanno in giro col coltello perché “son stati aggrediti in passato”. Già: embè? Che c’entra che vai in giro con il coltello per difenderti, e poi quasi ammazzi uno aggredendo? Possibile che il genio del Signor Sindaco non sia riuscito ad immaginare che perquisendo a tappeto i ragazzini che si aggirano per strada, con pattuglioni robusti anche di “Ghisa”, si potrebbe far deterrenza, e magari “pulizia”? Invece un’intera giunta comunale ha aggredito i carabinieri che inseguivano Ramy, senza uno straccio di prova a loro carico, salvo ora proporre di premiare il Nucleo Radiomobile dell’Arma con l’Ambrogino d’Oro, quello già assegnato al padre di Ramy, senza una seria ragione: c’era da comprendere ancora l’esatta dinamica. Quello non dato al poliziotto Christian Di Martino, accoltellato nella metro e vivo per miracolo.
Inoltre, questa volta – sia chiaro, è un’eccezione – i rei del reato di sangue son pressochè tutti italiani, e il dr. Paolo Crepet, noto psichiatra, ha ritenuto opportuno spiegare che – per le parole pronunciate – quei ragazzi non abbiano futuro, e siano impossibili da recuperare. In sintesi, è come dire che vadano chiusi in galera, ove dovrebbero rimanere per un tempo sufficientemente lungo. E – aggiungo io – siano sottoposti a lavori forzati per ripagare, coi loro stipendi, i danni provocati e il soggiorno dietro le sbarre. E i loro genitori concorrano alle spese.
Infine il piccolo schermo, coi suoi rodatissimi talk show, ci sta facendo conoscere un bel po’ di “maranza”, per lo più d’origine extra-comunitaria. Gente che ritiene giusto rapinare se c’è qualcosa che non hanno e piace, e che accoltellano per difendersi preventivamente – stile Pearl Harbour per capirci – da un’occhiata storta. A mio parere questo serbatoio di violenza non ha possibilità d’essere “domato” che attraverso l’espulsione, unitamente alle famiglie che non li educano, o non li hanno educati. O – più semplicemente – li hanno fatti crescere con l’odio per il bianco italiano, perché più agiato. Che poi, osservo, potrebbe essere diversamente, se loro son scappati da terre disperate, mentre il coetaneo italiano è partito da una base migliore?
Da ultimo, percependo il risveglio dell’interesse dei partiti dell’oppiosuzione per la sicurezza, stupisco quando sento loro dire che i “Decreti Sicurezza” non servano a niente. Perché per arginare questa violenza giovanile occorrerebbe altro. Stupisco perché con i “Decreti” un po’ più di galera gliela fai fare.
Ma stupisco di più in quanto il problema non è “solo” criminale – in quel caso basterebbero norme, giudici e poliziotti – ma soprattutto “sociale”. Pertanto dovrebbero fare la loro parte: famiglia, scuola, chiesa, mondo del lavoro, politica, etc.. Ma se è stata delegittimata ogni autorità: quella del genitore che per un ceffone viene denunciato e condannato, quella del professore all’arrivo in classe del quale non ci si alza più in piedi, quello della Chiesa ritenuta superflua e non degna d’affiggere un crocifisso in aula o montare un presepe!
E chi ha distrutto queste autorità? 40 anni di sottile penetrazione di dubbi, travestiti da libertà. Quando i nostri padri costituenti volevano altro, come dimostra cosa fosse l’Italia nei primi 20 anni dopo la pubblicazione del “Sacro Testo” tanto citato e mai capito.
E allora, distrutte le autorità che arrecavano ordine sociale, che autorità vogliamo che si affermi? Quella della violenza e del “maranza”.
Per questo occorre una pulizia a fondo, allontanando coloro che odiano l’Italia e gli italiani, e ritengono di essere qui solo per sfruttare questi e quella.


